Quattro milioni di malati più un altro milione che non sa di esserlo, con un morto ogni 5 minuti: 120 mila all’anno, quasi come le vittime causate dal cancro
Sono i numeri di “quel bastardo del diabete”, malattia epidemica dalle mille facce perché di volta in volta “si fa chiamare infarto, ictus, perdita della vista, insufficienza renale, cancrena degli arti inferiori”. E’ il messaggio crudo, ma forte e chiaro, al centro della campagna ‘Sfidiamo il diabete’ illustrata a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla patologia. Un’opera massiccia di sensibilizzazione partita già nei giorni scorsi con affissioni e street box, e ospitata oggi sulle pagine dei principali quotidiani nazionali. Previsti anche pop up su Internet, immagini e post sui social network, e la distribuzione di opuscoli informativi.
Durante l’incontro stampa in Sala Alessi – promosso dall’Associazione Diabete Ricerca Onlus, dalla omonima Fondazione Onlus e dalla Società italiana di diabetologia-Sid, con il patrocinio di ministero della Salute, Regione Lombardia, Comune di Milano e Fand-Associazione italiana diabetici – è stato presentato anche il libro ‘Trent’anni di sfida al diabete. Legge 115/87 e non solo’, a cura della senatrice Emanuela Baio e di Tamara Grilli. Il volume racconta uno dei primati sanitari del nostro Paese, il primo al mondo a varare una legge in difesa delle persone con diabete. Autori della prefazione il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il diabetologo Guido Pozza e il direttore del Lions Clubs International Sandro Castellana. L’opera è stata raccontata dagli autori alla presenza degli onorevoli Stefania Craxi e, con testimonianze, Francesco Lussignoli, Aldo Pastore e Cristiana Muscardini.
“Il diabete è sempre in agguato. La ricerca è l’unica arma per sconfiggerlo”, recita ancora il claim della campagna firmata dall’agenzia Komma- Comunicazionisociali, che invita anche a sostenere la battaglia della scienza cliccando su www.diabetericerca.org per sapere come aiutare il progresso medico contro la malattia del sangue dolce. Magari destinando alla causa il 5×1000. “Allo stato attuale – sottolineano infatti i promotori della campagna – le donazioni per la ricerca sul diabete in Italia sono di appena 100 mila euro per anno, meno di 1 millesimo rispetto al sostegno per la ricerca sul cancro”. La mobilitazione proseguirà per tutto il 2018 con diverse iniziative a tema, da ‘diabete e attività fisica’ a ‘diabete e alimentazione’, per informare sulla patologia a 360 gradi. Studi, prevenzione, diagnosi, trattamento.
Il diabete – ricordano gli esperti – è considerato dall’Organizzazione mondiale della sanità una delle 3 emergenze sanitarie globali insieme a tubercolosi e malaria, anche per le sue gravi complicanze: fra i pazienti italiani si registrano ogni anno circa 50 mila casi di ictus, altrettanti di scompenso cardiaco e ancora altrettanti di infarto; circa 2 mila malati entrano in dialisi, circa 15 mila sviluppano cecità in età lavorativa, circa 10 mila subiscano l’amputazione traumatica degli arti inferiori. Numeri che si possono anche leggere così: ogni 10 minuti una persona con diabete ha un infarto, oppure ha un ictus o sviluppa un deficit visivo importante; ogni 52 minuti una persona subisce un’amputazione a causa del diabete; ogni 4 ore un diabetico entra in dialisi.
A preoccupare gli specialisti è la dimensione ‘pandemica’ della patologia, fattore di rischio per tutte le malattie, compresi i tumori. Negli ultimi 30 anni, infatti, i malati in Italia sono raddoppiati.
“Il diabete è una malattia che va sfidata per essere sconfitta – è il monito finale – e che può essere affrontata aggredendo i suoi punti deboli, uno dei quali è la scarsa percezione della sua potenziale gravità”.
Adnkronos