Una vasca su ‘misura’ per l’idroterapia alle terme, con getti d’acqua mirati in specifici punti del corpo, una miscelazione brevettata ‘acqua-aria’, silenziosa e anche esteticamente curata, per archiviare la sensazione, vagamente ospedaliera, a cui spesso si associano terapie individuali in vasca
A sperimentarla, insieme a un noto centro termale italiano, la Jacuzzi, noto marchio dell’idromassaggio casalingo che, con il progetto Thermal H2O, ha messo a punto tecnologie in grado di adattarsi ai trattamenti con le acque termali e ottimizzarli. Un progetto presentato alla 70esimo congresso della World Federation of Hydrotherapy and Climatotherapy (Femtec), che riunisce a Ischia rappresentanti di 27 Paesi fino al 20 ottobre.
“Il progetto Thermal H2O di Jacuzzi – spiega Sara Massarutti, Emea product manager dell’azienda – nasce tre anni fa attraverso una sperimentazione sul campo in uno dei siti termali italiani d’eccellenza. Alle richieste specifiche noi abbiamo risposto mettendo a punto vasche pensate intorno al corpo, che esaltano i benefici dell’acqua grazie a una tecnologia originale basata su bocchette, regolabili, che rilasciano una perfetta miscela di acqua e aria, posizionate all’interno della vasca in modo da mirare a punti specifici del corpo per ottenere il miglior effetto terapeutico. Si è tenuto conto della specifica corporatura e questo vuol dire che la dimensione della vasca si sceglie in base al fisico dell’utilizzatore”.
Queste vasche – che sono pensate non solo per la massima comodità dell’utente ma anche per la facilità di utilizzo degli operatori che gestiscono le terapie – sono già presenti “alle Terme di Sirmione, di Merano di Abano e, in Francia, quelle di Vichy”, aggiunge la manager.
“Jacuzzi – ricorda Massimo Mirandola, direttore vendite dell’azienda – si avvia a festeggiare 70 esimo anno dall’invenzione dell’idromassaggio, che nasce proprio in casa Jacuzzi e quest’anno festeggiamo il 50 esimo anno della creazione della vasca idromassaggio per uso domestico, così come le intendiamo anche oggi. E proprio quest’anno abbiamo l’occasione di proporre un prodotto che ha tutte le prerogative per poter essere usato un contesto termale e professionale. Si tratta di una buona opportunità per mettere a punto tecnologie ancora più avanzate. E, perché no, riportare, in un futuro vicino, i benefici delle acque termali anche a livello domestico: un cerchio che si chiude”.