Gastrite: ecco le cause e i rimedi

La gastrite può avere molteplici cause e sintomatologie, ma con alcuni semplici accorgimenti è possibile migliorare notevolmente la condizione di chi soffre di questa patologia

La gastrite è una patologia molto comune, in alcune regioni arriva infatti a colpire anche il 70% della popolazione con età superiore ai 30 anni. In questi ultimi anni, probabilmente anche a causa della modifica delle abitudini alimentari che si stanno sviluppando, in Italia questa patologia si attesta essere in continua crescita. Un dato certamente allarmante questo, ma la notizia positiva è che è possibile ricorrere a facili rimedi che possono notevolmente migliorare la condizione fisica e il disagio creato da questa condizione; basterà a tale scopo cambiare le abitudini alimentari spesso causa di questo malessere, esiste infatti molto spesso una correlazione tra la patologia e la dieta alimentare seguita dalla persona che riscontra questo malessere. Ma per sapere quali sono tutte le cause che portano a sviluppare questa patologia e quali siano le abitudini alimentari da evitare e quelle da sviluppare per migliorare la condizione disagiante abbiamo intervistato la Dott.ssa Monica Mancino, nutrizionista che in questa in questa intervista ci illustrerà bene tutti gli aspetti di questa patologia suggerendoci soluzioni che possano attraverso l’alimentazione migliorare questo stato.

Quali sono le cause della gastrite?

“Innanzitutto bisogna specificare che la gastrite non è un sintomo, come spesso viene definita, ma una patologia con determinate caratteristiche, tra cui le più rilevanti sono il dolore epigastrico, l’iperacidità e la difficoltà di digestione. Nelle forme croniche questa patologia può, però, risultare anche asintomatica. Le cause della gastrite sono innumerevoli. Vi sono infatti forme di gastrite acuta dovute ad un utilizzo di farmaci gastrolesivi che vanno ad infiammare la muscosa dello stomaco, il cui principale gruppo è costituito dai FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) che vengono ampiamente utilizzati per svariati problemi di salute. Un altro agente eziologico che causa gastrite è l’Helicobacter Pylori, un batterio che si instaura nella mucosa gastrica acidificandone l’ambiente. Questo viene debellato attraverso l’applicazione di terapie antibiotiche multiple che, generalmente, portano a completa risoluzione del problema. Esistono anche gastriti croniche dovute ad una serie innumerevole di fattori che hanno contribuito ad instaurare un costante stato di infiammazione gastrica. Questa condizione può derivare da un prolungato stato di stress fisico o psichico, oppure a causa dell’utilizzo continuo dei farmaci di cui sopra. Infine bisogna nominare anche la gastrite derivante da patologie immunitarie, ricordando, però, che quest’ultime sono le meno frequenti. – Come curarsi con l’alimentazione (cosa scegliere e cosa evitare)? La terapia dietetica delle gastriti è finalizzata ad evitare l’ipercinesi e l’ipersecrezione gastrica, eliminando o riducendo, quindi, quegli alimenti che possono provocare un’irritazione meccanica dello stomaco, oppure, una secrezione acida eccessiva.”

Cosa consiglia di evitare a chi soffre di questa patologia?

“L’indicazione principale, perciò, è quella di avere un’alimentazione il più possibile semplice, evitando perciò piatti pronti/precotti, il junk-food, le merendine ed i prodotti confezionati in genere. Preferire quindi prodotti freschi e preparazioni culinarie non eccessivamente elaborate. Evitare quindi prodotti troppo speziati e troppo conditi. Ridurre i grassi animali (panne, strutto, burro) prediligendo quelli vegetali come l’olio extra vergine/di arachidi/di mais/di girasole. È consigliato quindi l’effettuare pasti più ridotti nelle quantità ma frequenti, preferibilmente asciutti, soprattutto alla sera (evitando brodi e minestroni). È indicato, infine, il ridurre al minimo l’assunzione di quegli alimenti che già di per se possono provocare un’irritazione dello stomaco tra cui il caffè (preferire quello decaffeinato), i the, l’alcool, il cacao, le fritture, i succhi di frutta agli agrumi e le bibite gasate.”