La dieta Dukan, che ha fatto molto discutere per la grande quantità di proteine che contempla, farà bene o farà male? Per capirne di più lo abbiamo chiesto alla dottoressa Monica Mancino
La dieta Dukan, frutto dell’esperienza del medico nutrizionista Pierre Dukan è ormai famosa in tutto il mondo. Sono molte le persone ad averla provata, fra questa anche tante celebrity. Nel corso degli anni però la dieta che prende il nome dal suo creatore ha fatto molto parlare di se, raccogliendo non solo pareri positivi, ma anche tante critiche provenienti specialmente dallo stesso ambiente del nutrizionista Dukan e causate dal ruolo troppo centrale che le proteine hanno nel regime alimentare suggerito dalla dieta. Il metodo dimagrante della dieta Dukan è strutturato in 4 fasi, due per perdere peso, due per stabilizzare il peso ritrovato con una lista di 100 alimenti autorizzati che consentono di mangiare fino a sazietà.
Ecco le fasi della dieta, come riportate nel sito www.dietadukan.it :
La fase di attacco: 72 alimenti dall’elevato contenuto di proteine pure per uno sprint dimagrante.
La fase di crociera: Alternanza di giornate PP (Proteine Pure) e giornate PV (Proteine e Verdure) con la reintroduzione di 28 verdure raccomandate.
La fase di consolidamento: Reintroduzione progressiva d’alimenti più energetici e pasti di gala. Il giovedì PP, giornata di Proteine Pure, aiuta a regolare il giusto peso ogni settimana, se necessario, per evitare l’effetto yo-yo.
La fase di stabilizzazione:
Il giovedì PP (proteine pure): una giornata di proteine pure a settimana
20 minuti di camminata al giorno e rinuncia all’ascensore
3 cucchiai di crusca d’avena al giorno
Ma tutte queste proteine che effetto possono avere sull’organismo? Faranno bene o male al nostro corpo? Per chiarire ogni dubbio e capirne di più su questo argomento tanto discusso, abbiamo chiesto il parere della Dott.ssa Monica Mancino, nutrizionista che ci illustrerà di seguito quelle che sono le conseguenze che può riscontrare chi sceglie di seguire un regime alimentare di questo tipo.
Quali conseguenze può causare una dieta così proteica?
“Le indicazioni dei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) pubblicati nel 2014 dalla SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) affermano che il livello raccomandabile di assunzione proteica è pari a 0,90 gr per kilogrammo di peso ideale nelle persone adulte sane. Cosa vuol dire: una persona normopeso dovrebbe moltiplicare il proprio peso corporeo per 0,90 per identificare la quota di proteine raccomandata per il benessere del suo organismo. Ad esempio, una donna di 60 Kg dovrebbe assumere all’incirca 54 gr di proteine al giorno. Se ne dovesse assumere di più andrebbe oltre alla quota raccomandata. Nella pratica quotidiana 54 gr di proteine non sono molte, anzi! Si consideri che 200 gr di petto di pollo ne contengono già 42 gr di proteine.
Bisogna inoltre prendere in considerazione che le proteine non sono solo presenti nella carne ma anche nel pesce, nelle uova, nei formaggi, nei salumi ed anche nei prodotti vegetati, primi tra tutti i legumi (piselli, fagioli, lenticchie, ceci ecc.), ma ne troviamo anche una piccola parte nei cereali (come pasta, pane, orzo, farro ecc). Quindi, generalmente, con una dieta sana ed equilibrata riusciamo a raggiungere la quota raccomandata consigliateci dagli esperti senza esagerare con l’assunzione degli alimenti proteici. Perciò le diete iperproteiche, come quella Dukan che oltrepassa eccessivamente la quota raccomandata (anche 2-4 volte maggiore) può provocare seri danni, principalmente ai i reni. Il catabolismo proteico e l’ossidazione degli aminoacidi portano infatti alla sintesi di urea e di ammonio, prodotti di scarto dell’eccessiva metabolizzazione delle proteine. Questo porta ad uno sforzo eccessivo dei reni che, a lungo andare, possono incorrere in un’insufficienza da lieve a grave.”
A chi sconsiglierebbe questa dieta?
“Sinceramente la sconsiglierei a tutti poiché è già ben noto come non sia favorevole al benessere dell’organismo tanto che Dukan nel 2012 è stato radiato dall’ordine dei medici poiché accusato dallo stesso ordine che scriveva in una delle sue molte lettere di richiamo «un medico dovrebbe prestare attenzione alle conseguenze delle sue prescrizioni».”