Essere alla moda comporta non pochi sacrifici, ma attenzione a non esagerare: alcuni indumenti ed accessori di tendenza rischiano di provocare l’insorgere di alcune patologie e fastidi irreversibili.
Il detto “chi bella vuole apparire un po’ deve soffrire” è una verità incontrastata. Le tendenze della moda suggeriscono che le scelte più eleganti e più di tendenza sono sempre quelle più dolorose per le donne, perché comportano spesso delle piccole sofferenze fisiche, prima fra tutti il dolore dei tacchi a spillo. Esistono degli indumenti e degli accessori che se utilizzati frequentemente provocano vere e proprie patologie e disturbi che dovranno poi essere accuratamente curati. Fra questi indumenti sconsigliati seppur di tendenza spiccano al primo posto della lista i jeans aderenti.
I pantaloni aderenti che si stringono alle caviglie e fasciano la gamba come fossero una seconda pelle sono sconsigliatissimi sia alle donne che agli uomini. Purtroppo questa è un’amara realtà da accettare dato che ancora oggi ed ormai da un decennio sono un must della moda e pare siano insostituibili. Dai jeans skinny, ai leggins fino ai pantaloni uomo strech elasticizzati. Tutti questi tessuti vanno a comprimere il derma comportando a lungo andare problemi di ritenzione idrica e cellulite per le donne ma non solo. Causano una malattia chiamata meralgia paresthetica. Questa vede una compressione nel tempo dei nervi superficiali che causano la sensazione di formicolio ed intorpidimento alle cosce laterali. Gli uomini che indossano i pantaloni skinny possono avere problemi all’apparato riproduttivo poiché la compressione tende ad agire sulla produzione degli spermatozoi che si riduce a causa dell’eccessivo calore che si produce nella zona del pube a causa del tessuto troppo aderente.
Biancheria snellente: corsetti, bustini, pancere, calze contenitive sono tutti quegli indumenti intimi che le donne in particolar modo utilizzano per celare le proprie curve di troppo e cercare di apparire più snelle agli occhi altrui. Questi indumenti però comportano nel tempo non pochi problemi salutari primo fra tutti il reflusso gastroesofageo per chi usa corsetti e pancere che aumentando la pressione nello stomaco: quest’ultimo, sotto pressione, tenderà a spingere verso l’alto ciò che contiene, causando quel doloroso fastidio.
Non potevano mancare in questa hit parade i tacchi alti. Più alto è il tacco e maggiore è il rischio di stress alle ginocchia. Inoltre portarli con assiduità comporta una pressione eccessiva sulla parte anteriore del piede, il così detto collo, e le dita compresse in punte tremende, causano la formazione di calli e dita a martello. Altro problema è quello dell’accorciamento del polpaccio: chi usa abitualmente i tacchi infatti, abitua il tendine di Achille a quella postura comportando il lento accorciamento del muscolo del polpaccio. er non parlare dei problemi alla schiena con lombalgie anche acute. Il suggerimento è quindi non di rinunziare al tacco alto, ma indossarlo solo in occasioni strettamente necessarie e quando se ne può fare a meno, rinunciarci per preservare la salute.
Orecchini grandi: che siano a cerchio o a chandelier, il problema è sempre quello: il loro peso. Gli orecchini troppo pesanti infatti tendono a sdillabrare nel vero senso della parola il buco dell’ orecchio, per non parlare poi dei possibili incidenti che possono accadere se si impigliano nella sciarpa o nella maglia, con strattoni dolorosi con cui si rischia di strapparsi l’orecchio. Alcuni esperti del settore suggeriscono di utilizzare gli orecchini con le clip perché pare che il peso dell’accessorio sia meglio distribuito sull’orecchio.
Anche le scarpe ballerine, che sono un po’ l’estremo opposto dei tacchi alti hanno il loro aspetto pericoloso per la salute di chi le indossa. Le ballerine non danno il giusto apporto di ammortizzazione e sostegno durante la camminata con alcuni dolori fastidiosi al tallone e alla pianta del piede. Ma non solo. Causano fascite plantare cioè un’infiammazione della fascia plantare, che è un tendine che collega il tallone alle dita.
Dunque se il tacco e la ballerina sono due estremi opposti entrambi sconsigliabili, la strada giusta è quella che opterà per una scarpa che sia una via di mezzo.
Le scelte di stile che danneggiano la salute non sono solo per le donne ma anche per gli uomini: la cravatta ad esempio. La cravatta è uno degli indumenti in cui si accumula maggiormente lo sporco, i germi ed i batteri anche perché è sempre a contatto con le mani. Dovrebbero dunque essere lavate ogni volta che si indossano, seppur in realtà è proprio l’indumento che l’uomo tende a non lavare se indossato solo una volta. Da qui, si potrebbero generare molte irritazioni nel collo con la comparsa di brufoletti ed arrossamenti fastidiosi.
Biancheria di pizzo: se indossata quotidianamente facilita l’insorgere di infezioni nell’apparato genitale femminile. I tessuti sintetici e colorati surriscaldano la parte intima soprattutto se il modello indossato è un perizoma e/o un tanga, perché il tessuto tende a sfregare nella pelle delicata di quelle zona. Dunque prolifereranno batteri e germi e si è maggiormente esposte al rischio infezioni.