Le sigarette elettroniche senza nicotina non solo non fanno male alla salute, ma potrebbero salvare almeno 30mila persone ogni anno in Italia. E’ una voce autorevole ad affermarlo: quella di Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo), a capo di una ricerca in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele e il Centro Cardiologico Monzino.
Dopo aver analizzato gli effetti delle e-cig su pazienti affetti da tumore al polmone o da patologie cardiache, il team ha rilevato che dopo sei mesi il 60% aveva smesso di fumare e il restante 40% aveva ridotto drasticamente il numero di sigarette fumate.
I dati si riferiscono esclusivamente alle sigarette elettroniche senza nicotina; per quel che riguarda quelle con, Giulia Veronesi, direttore dell’Unità di prevenzione e diagnosi precoce del tumore al polmone dello Ieo, ha dichiarato: “Abbiamo deciso di arruolare 200 fumatori che saranno seguiti per sei mesi, valutati dopo un anno e poi monitorati per cinque anni. A un gruppo verranno date sigarette elettroniche senza nicotina, a un altro gruppo quelle con nicotina, mentre un terzo gruppo non utilizzerà nessuna sigaretta elettronica.”
Nel frattempo, Umberto Veronesi ha criticato aspramente le decisioni governative in merito: “Rema contro la sigaretta elettronica con un’incredibile tassazione del 58% che ha fatto sparire molti produttori. Bisognerebbe diffondere l’uso delle sigarette elettroniche, non disincentivarlo. Molte vite potrebbero essere salvate.”