Da “Il Riniascimento parla ebraico” al Museo di paleontologia e preistoria: quali mostre vedere a Ferrara
Sono tante le mostre di Ferrara che vale la pena visitare. Una delle sedi per eccellenza è Palazzo dei Diamanti: chi ci è stato se lo ricorderà ci certo, perché oltre a esserne uno dei simboli della città è anche ritenuto uno degli edifici più rappresentativi del Rinascimento italiano. Costruito a partire dal 1493 per conto di Sigismondo d’Este, diventò proprietà del comune nel 1832, che lo trasformò nella pinacoteca civica: sul sito ufficiale del Palazzo è possibile consultare tutte le mostre correnti e l’elenco di quelle che verranno. La prossima, dedicata a Giuseppe De Nittis, sarà attiva fino ad aprile 2020.
Se avete cercato b&b Ferrara per date non successive al prossimo autunno, tenete in considerazione la mostra Il Rinascimento parla ebraico: si tiene in via Piangipane 81, in quello che fino al 1992 era un carcere e che oggi è invece il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Il palazzo Turchi di Bagno, che come il Palazzo dei Diamanti risale all’Addizione Erculea, ospita il Museo di paleontologia e preistoria: si trova al numero 32 di Corso Ercole I d’Este, e se la mostra Non solo cacciatori è ormai giunta al termine, nuove esposizioni ne prenderanno presto il posto.
Sarà invece attiva fino a dicembre 2019 L’arte per l’arte. Dipingere gli affetti (biglietto intero 8 €, ridotto 6 €, minori di 12 anni 1 €): per l’occasione la città di Ferrara esporrà opere di immenso valore storico ma pressoché sconosciute al grande pubblico, a firma di artisti come Scarsellino, Carlo Bonomi, Bastarolo, Gaspare Venturini e Giuseppe Caletti. La mostra è organizzata all’interno dell’eccezionale cornice del Castello Estense: approfittatene per unirvi a una visita guidata della fortezza. Ne vengono organizzate tutti i giorni, alle ore 11:00 e 15:00 (da lunedì a venerdì) e anche alle 14:00 (solo sabato e domenica): non avete scuse!