Il mercato immobiliare in Lombardia: ecco in cosa si contraddistingue
La situazione del mercato immobiliare in Lombardia si contraddistingue per le prospettive rosee: non a caso, a livello regionale è il primo in Italia, con una quota pari a circa il 22% del totale nazionale. Tra il 2016 e il 2017, per esempio, si è verificata una crescita delle transazioni di quasi il 13%, mentre lo stesso dato a livello italiano non ha sfiorato l’8%. In attesa dei dati riguardanti il confronto tra il 2017 e il 2018, che inevitabilmente saranno a disposizione solo nei prossimi mesi, si può comunque delineare un quadro confortante. Netto è il distacco tra la Lombardia e tutte le altre regioni italiane: sul secondo gradino del podio si issa il Lazio, che però con una quota di 60 mila transazioni viene più che doppiato dalla regione della rosa camuna. Il terzo posto è condiviso da Piemonte ed Emilia Romagna, con poco più di 50 mila compravendite; seguono, poi, il Veneto e la Toscana.
Tra poche settimane, inoltre, potremo scoprire se le previsioni relative al 2018 saranno state confermate: per l’anno che sta per concludersi, infatti, era stata ipotizzata una crescita significativa del mercato immobiliare fino a circa 143 mila compravendite relative al settore residenziale, e per il 2020 si pensa di arrivare addirittura a 192 mila transazioni. Certo, tutte queste considerazioni sono state definite prima dell’inaugurazione del governo giallo-verde e delle relative turbolenze che la crescita dello spread sta comportando, anche in relazione al probabile aumento dei tassi di interesse dei mutui che saranno accesi nei prossimi mesi: una situazione critica che, tuttavia, non dovrebbe favorire una inversione delle tendenze.
Prendendo in esame la situazione provincia per provincia, il ruolo di leader spetta ovviamente a Milano, dove gli sviluppi immobiliari più recenti, dal Portello a Isola, passando per City Life, hanno consolidato la ripresa economica. Come noto, anche Expo è stato decisivo ai fini di una crescita dell’attrattività del vivere urbano all’ombra della Madonnina. Il picco del 2007 è stato finalmente superato, dopo una crisi durata dieci anni, e tutto lascia pensare che nel biennio a venire il trend di crescita rimarrà tale. Si ipotizzano circa 35 mila transazioni entro la fine del 2018: più o meno come quelle di tutta la Toscana.
Molto bene, come sempre, gli immobili di lusso, con le zone centrali di Milano – da Cordusio a Via della Spiga – che trainano il settore insieme con le ville sul lago di Como e le residenze di prestigio della Bergamasca.