Mal di schiena e lavoro: i segreti per prevenirlo

Nessuno escluso, il mal di schiena può colpire tutti, senza distinzione di età o sesso.

In realtà a voler essere precisi a essere colpite di più sono alcune categorie come i lavoratori che trascorrono molte ore seduti a una scrivania e quelli che si occupano di mansioni pensanti, le donne dopo la menopausa e chi soffre di patologie genetiche. In questo contesto si può sicuramente dire che prevenire è meglio che curare, considerato che è possibile farlo davvero seguendo alcuni consigli utili a tutti. Anche perché se è vero che le cure sono abbastanza efficaci è anche vero che il sollievo non è immediato così come si desidera.

Il mal di schiena non risparmia nessuno, basti pensare che solo in Italia a soffrirne è il 97% della popolazione. Sembra che 6 italiani su 10 soffrano di questo disturbo ogni settimana. Il dato è ben poco rassicurante, per questo motivo pensare alla prevenzione può rappresentare il primo passo verso uno scenario meno preoccupante e una vita più attiva. Sì, perché il mal di schiena spesso è invalidante e rende la vita (quella di ogni giorno e quella lavorativa) difficile da portare avanti con piacere. Il dolore non fa sconti.

Come prevenire il mal di schiena

Prima di ricorrere a cure più o meno invasive è opportuno mettere in pratica dei trucchi utili a evitare che il mal di schiena diventi un reale problema.

Adottare una postura corretta è fondamentale per prevenire il dolore dovuto alla lombalgia, in particolare se per lavoro si trascorrono molte ore davanti a una scrivania. Utilizzare una sedia ergonomica è il primo passo verso una postura che sia quella giusta, che vada a sradicare tutte quelle insane abitudini a cui obblighiamo il nostro corpo. È consigliato regolare la sedia in modo che si possa toccare il pavimento con i piedi e cambiare spesso posizione.

Altro consiglio legato alla postura è quello di piegarsi nel modo corretto quando si sollevano dei pesi. Precisamente è opportuno chinarsi a gambe piegate tenendo la schiena eretta quando ci si abbassa. Gli addominali dovrebbero essere sempre contratti.

Che dire poi del sonno notturno. Se non esiste una posizione perfetta per dormire, esiste un insieme di elementi da considerare. Quali? Reti e materasso che dovranno rappresentare la giusta via di mezzo, quindi né troppo morbidi, né troppo rigidi.

Non si tratta di postura, ma di qualcosa di meno evidente: il fumo. Pare proprio che sia necessario smettere di fumare per dire addio al mal di schiena. La correlazione è dovuta al fatto che l’assunzione di nicotina sembra possa aumentare la percezione del dolore.

Mal di schiena e numeri

Il 97% sono gli italiani che soffrono di mal di schiena. Il 62% dei lavoratori italiani è costretto ogni giorno a subire i disturbi legati alla lombalgia. In media 3,3 sono i giorni di assenza dal lavoro causati dal mal di schiena in un anno. 4 italiani su 10 non ne parlano preferendo il silenzio perché chi ne soffre lo considera un problema legato a se stesso, all’età e alla forma fisica.

Ancora, sembra che 1 italiano su 4 soffra di dolore cervicale e il 27% di dolore lombare.

In un contesto così allarmante però solo il 43% agisce entro poche ore dalla comparsa del disturbo e si affidano all’autodiagnosi. A differenza delle altre popolazioni però gli italiani si affidano di più a esperti del settore come farmacisti e medici, anche non nell’immediato ma quando il dolore è già elevato. Pensare che basterebbe prevenire o almeno agire immediatamente per evitare che il dolore diventi insopportabile e si trasformi in un problema vero.