Impronte e riconoscimenti facciali, ma anche un può di buon senso per evitare di farsi truffare
Il movimento di denaro, anche di piccole somme, per acquisti in rete, ci espone ovviamente ad alcuni rischi. Tuttavia non se ne può più fare a meno, dall’e-commerce, ai giochi online, dal pagamento di bollette o le ricariche ai nostri smartphone ormai siamo ci siamo abituati a pochi click, anzi touch per sbrigare acquisti o soddisfare hobbies.
E’ anche noto però che i cyber criminali affinano ogni giorno le loro tecniche di truffa, una delle ultime ‘trovate’ si chiama spear phishing, cioè phishing personalizzato che in parole povere vuol dire che il truffatore invia mail alla nostra attenzione ma non di tipo generico bensì molto mirata: sfrutta infatti tutte le informazioni sul nostro conto che riesce a reperire in rete. È ovvio che se invece della solita mail sgrammaticata e che contiene una poco chiara richiesta di denaro ci ritroviamo un contatto reale, nostro, che motiva con dei fatti reali, indicando dei luoghi o delle persone a noi note, una richiesta, ecco che cadere in trappola diventa più facile.
Questo è il caso della mail, ci sono poi anche i siti che ti chiedono, magari per poter accedere a dei giochi, di versare cifre e ovviamente comunicare i dati della propria ricaricabile o di altre carte. In tal caso assicuriamoci che il portale sul quale siamo abbia una pagina dedicata alla policy relativa a questo argomento, ma soprattutto verifichiamo l’affidabilità del servizio che ci viene offerto: prendiamo come esempio Starcasinò che presenta una pagina dedicata a ricariche e prelievi e che sulla home presenta il link all’AAMS (Agenzia dogane) che ci permette di individuare immediatamente la legalità del servizio.
Per quanto riguarda l’on banking, sta entrando in uso il riconoscimento facciale, oltre a quello delle impronte. E questo ci aiuta sicuramente a tutelare maggiormente il nostro conto corrente e le operazioni che facciamo sull’app della nostra banca.
Anche le pubbliche amministrazioni si sono attrezzate con Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, che risolve appunto il problema di riconoscimento corretto della nostra identità.
Certo qui ci sarebbe da aprire tutto un discorso sulla privacy ma questa è un’altra storia.
Per gli acquisti on line, sempre meglio passare per Pay Pal, che ha anche una politica a tutela del cliente in caso di truffe.
Uomo avvisato…