La dieta paleontologica è un metodo messo a punto da Loren Cordain
Dottore nutrizionista dell’Università del Colorado, e in grado di modificare alcuni dei principali approcci dei regimi alimentari dietetici moderni. Ma cos’è la dieta paleontologica? Come funziona? Cerchiamo di saperne di più!
Cos’è la dieta paleontologica
La dieta paleontologica è una particolare dieta alimentare che si basa su un’assunzione tendenzialmente piuttosto elevata di proteine, prevalentemente provenienti da carni selvatiche e magre, oltre a carboidrati riconducibili da frutta e verdura. Sono invece scoraggiati, in questo regime alimentare, latticini, cereali, zuccheri, sale e cibi lavorati. Stando a quanto suggerisce il suo stesso ideatore, un simile regime alimentare non dovrebbe essere seguito troppo a lungo: 15-20 giorni sono un limite massimo, dipendente peraltro dalle proprie condizioni mediche (questo regime dovrebbe infatti essere seguito solo dalle persone in perfette condizioni di salute). Anche alla luce di ciò, non è superfluo rammentare come ogni dieta – compresa soprattutto questa – dovrebbe essere avviata solo ed esclusivamente dopo un attento consulto con il proprio medico di riferimento.
Che cosa si può mangiare nella dieta paleontologica
Come abbiamo già avuto modo di premettere qualche paragrafo fa, sono ammessi nella dieta paleontologica alcuni alimenti come quelli legati alla carne rossa magra, carni bianche, selvaggina, uova, pesce, molluschi, crostacei, e ancora frutta, verdura, spezie, semi. Meno frequente dovrà essere l’uso di condimenti. Di contro, nella dieta paleontologica non dovrebbero rientrare tutti gli alimenti che non erano consumati dall’uomo del Paleolitico (ed ecco il perché di questo nome), come i latticini, i legumi, i cereali, il sale, lo zucchero, il burro e tutti i cibi lavorati e conservati. Bevande dolci, birra, vino e aceto sono ammessi solo sporadicamente, e in quantità comunque moderate.
Quali sono i vantaggi della dieta paleontologica?
Stando a quanto suggerisce il suo ideatore, numerosi sono i benefici tipici della dieta paleolitica. Si pensi alla possibilità di poter avere una migliore stabilità degli indici glicemici, a una maggiore energia, a una migliore qualità del sonno, o ancora al rinforzamento del sistema immunitario, alla perdita del peso in eccesso e a una migliore sensibilità insulinica. Intuibilmente, non tutti questi benefici sono globalmente riconosciuti dalle autorità mediche che, anzi, lamentano in alcuni casi la pericolosità di questo genere di regime alimentare per le persone, e soprattutto per quelle che non vertono in perfette condizioni di salute. Ma quale è la verità?
Opinioni sulla dieta paleontologica
Numerose sono le opinioni contrastanti sulla dieta paleontologica. Tra commenti più o meno positivi, c’è coloro che ritengono questo regime alimentare come una dieta fortemente sbilanciata, considerando che sostanzialmente non prevede l’assunzione di sufficienti quantitativi di carboidrati, tranne quelli che sono immessi mediante il consumo di frutta e di verdura. Molti contestano inoltre che, trattandosi di una dieta basata su eccessivo consumo di grassi e proteine animali, innesca un processo di chetosi nell’organismo, e dunque di sovraffaticamento degli organi. Parlatene con il vostro medico di riferimento per saperne di più, e valutare cambiamenti al regime alimentare.