The Atlas of Beauty, Mihaela Noroc ricerca il volto della bellezza nel mondo [GALLERY]

  • Mihaela Noroc- Brazil
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  • Mihaela-Noroc-Tibetan
    Mihaela-Noroc-Tibetan
  • Mihaela Noroc-Thailandia
    Mihaela Noroc-Thailandia
  • Mihaela Noroc-Stati Uniti
    Mihaela Noroc-Stati Uniti
  • Mihaela Noroc-Regno Unito
    Mihaela Noroc-Regno Unito
  • Mihaela Noroc-Romania
    Mihaela Noroc-Romania
  • Mihaela Noroc-S.Francisco USA
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  • Mihaela Noroc-Sidney Australia
    Mihaela Noroc-Sidney Australia
  • Mihaela Noroc-Singapore
    Mihaela Noroc-Singapore
  • Mihaela Noroc-Perù
    Mihaela Noroc-Perù
  • Mihaela Noroc-New Zeland
    Mihaela Noroc-New Zeland
  • Mihaela Noroc-Myanmar
    Mihaela Noroc-Myanmar
  • Mihaela Noroc-Lettonia
    Mihaela Noroc-Lettonia
  • Mihaela Noroc-Latvia
    Mihaela Noroc-Latvia
  • Mihaela Noroc-Etiopia
    Mihaela Noroc-Etiopia
  • Mihaela Noroc-Finlandia
    Mihaela Noroc-Finlandia
  • Mihaela Noroc-Foresta Amazzonica
    Mihaela Noroc-Foresta Amazzonica
  • Mihaela Noroc-Georgia
    Mihaela Noroc-Georgia
  • Mihaela Noroc-Iran
    Mihaela Noroc-Iran
  • Mihaela Noroc-Etiopia
    Mihaela Noroc-Etiopia
  • Mihaela Noroc-Ecuador
    Mihaela Noroc-Ecuador
  • Mihaela Noroc-Cuba
    Mihaela Noroc-Cuba
  • Mihaela Noroc-Colombia
    Mihaela Noroc-Colombia
  • Mihaela Noroc-Cina
    Mihaela Noroc-Cina
  • Mihaela Noroc-Cile
    Mihaela Noroc-Cile
  • Mihaela Noroc-Chile
    Mihaela Noroc-Chile
  • Mihaela Noroc-Birmania
    Mihaela Noroc-Birmania
  • Mihaela Noroc- Shiraz Iran
    Mihaela Noroc- Shiraz Iran
  • Mihaela Noroc- L'Avana Cuba
    Mihaela Noroc- L'Avana Cuba
  • Mihaela Noroc- Bogota Colombia
    Mihaela Noroc- Bogota Colombia
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 Donne di 37 Paesi, rappresentano la bellezza dell’intero pianeta

Mihaela Noroc-Lettonia
Mihaela Noroc-Lettonia

Impresa ardua quella affrontata dalla fotografa 29enne di origine rumena,  Mihaela Noroc, che parte, viaggiando per 37 Paesi diversi,  alla ricerca del bello ideale. Se provassimo ad interrogarci su cosa la bellezza sia, la risposta più ovvia sarebbe quella di dire che questa non si può sistemare  in certe categorie che corrispondono a regole fisse, “matematiche”, perchè il gusto è soggettivo e cambia da persona a persona, da cultura a cultura di secolo in secolo. La bellezza diventa qualcosa di impalpabile di non verificabile, e nonostante non ci siano dei canoni fissi per giudicarla, esistono dei sentimenti universali che non dipendono dall’intelletto ma dal sentimento che ci fanno riconoscere il bello in maniera universale. La fotografa prova a fare proprio questo, prova ad immortalare la Bellezza che si nasconde dentro ad ogni cultura, e dietro ogni parvenza, rispecchia non solo il bello fine a se stesso,  ma anche il luogo che l’ha generato, la natura, i colori, l’atmosfera, le città, entro cui i corpi sono immersi e osmoticamente influenzati. L’artista vuole compilare un Atlante che ha come soggetto, non le donne più belle del modo, ma la Bellezza nelle diverse culture, che seppure ha caratteri strettamente peculiare al luogo è universalmente  riconosciuta. La bellezza sta nella diversità, quella diversità che è specchio delle diverse culture. Le donne immortalate sono diversissime tra di loro, ma il sentimento che riescono ad esprimere attraverso lo sguardo è il medesimo, intangibile visione di bellezza.