Uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, dice che il cervello se dorme poco è affetto da sonnambulismo da svegli, e il forte stress può portare i soggetti ad avere comportamenti antisociali
Una equipe dell’università di Pisa diretta da Pietro Pietrini e il Centro per lo studio del sonno e della coscienza dell’università del Wisconsin (Madison, Usa) diretto da Giulio Tononi, hanno condotto uno studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, circa i cervelli soggetti a forte stress. E’ venuto fuori che se il cervello non si riposa abbastanza, rimanendo in veglia più del dovuto avrà degli episodi di sonno locale, quindi il cervello si addormenterà mentre noi rimaniamo svegli. Ciò comporterà gravi errori nell’esecuzione dei compiti e danni alle attività cognitive. Gli episodi di sonnambulismo da svegli sarebbero la spiegazione di comportamenti antisociali, perdita del controllo dei propri istinti e disinibizione. Gli studiosi hanno sottoposto 16 volontari a diversi test della durata di 24 ore, in cui dovevano svolgere delle attività senza dormire. Sono state fatte le registrazioni elettroencefalografiche ad alta densità (Eeg) per misurare l’attività cerebrale dei partecipanti prima e durante l’esecuzione di particolari test, si è visto che a tratti comparivano delle onde a bassa frequenza simili a quelle registrate mentre si dorme, il Pietrini conclude:“Abbiamo osservato che l’utilizzo prolungato di particolari funzioni cognitive può determinare un affaticamento delle regioni cerebrali coinvolte in queste stesse funzioni. In particolare, siamo andati a verificare se la pratica prolungata di compiti basati sull’ autocontrollo potesse determinare una riduzione relativa della capacità di controllare gli impulsi, a causa di un relativo affaticamento delle aree corticali frontali…Un affaticamento funzionale frontale in individui che si trovano per un tempo prolungato in condizioni di stress potrebbe contribuire a spiegare la perdita improvvisa e imprevedibile di controllo sugli impulsi che viene frequentemente riscontrata nei reati d’impeto”. Gli errori commessi sul lavoro e le stranezze comportamentali sono da attribuire alla stanchezza e in quei momenti molto probabilmente il nostro cervello sta dormendo.