Voi come reagireste se in un negozio di scarpe, al momento della prova, vi vengono portate un paio di calzature sporche, vecchie e super consumate? E successivamente, come cambierebbe la vostra reazione se sapeste che ad indossarle sono state persone con una storia difficile alle spalle e che sono state usate per fuggire da guerre e violenze?
“Hanno marciato per centinaia di chilometri sono praticamente indistruttibili. Queste scarpe hanno una storia“. Una commessa presenta così ad un cliente di un negozio di Roma un paio di scarpe di un profugo, tra le tante paia di calzature che testimoniano la fuga da guerre, violenza e povertà. Lo spot provocatorio nello stile della candid camera, lanciato oggi nell’ambito della campagna #Milionidipassi di Medici Senza Frontiere, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e lanciare un appello ai governi perché sia ridata umanità al tema delle migrazioni forzate e venga garantito il diritto di tutti ad avere salva la vita.
Il simbolo della campagna #Milionidipassi sono, infatti, scarpe rovinate, ricucite, distrutte, segno del dramma ma anche strumento di salvezza, rappresentate dalla giovane fotografa americana Shannon Jensen, che nel 2012 documentò l’esodo di trentamila sudanesi che cercavano rifugio in Sud Sudan per salvarsi dalla violenza dell’esercito. Quelle scarpe rivivono nello spot al centro della campagna di Medici senza Frontiere con un evento di lancio che ha visto performance di Marco Baliani, Sonia Bergamasco, Giuseppe Cederna, Stefano Fresi, Laura Morante e Valerio Mastandrea nella cornice di un “temporary store”.