La mostra “Camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferrè” è dal 10 Marzo a Milano. Un tributo per celebrare l’ingegno artistico progettuale dello stilista, che ha ridisegnato la camicia bianca come fosse una scultura astratta
«Sono molto fiero della mia formazione di architetto, del mio metodo analitico e logico che insegna a educare la creatività, ma cerco anche di non cadere nella trappola del troppo costruito o della semplificazione astratta». Diceva così, lo stilista Gianfranco Ferré del suo ingegno creativo che declinava in uno stile razionale, pulito ma pur sempre di un’eleganza esclusiva. E simbolo di questo suo talento creativo è stata proprio la camicia bianca, indumento che Ferrè ha sempre messo in primo piano nelle sue collezioni: protagonista indiscusso nell’outfit dell’uomo ed elemento di seduzione nella donna. L’architetto prestato alla moda, è e rimarrà sempre una delle icone della grande moda italiana nel mondo. Ed a ricordarlo, la mostra a lui dedicata, La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferrè, approda a Palazzo reale, a Milano. Dal 10 Marzo sarà possibile visitare questa mostra in cui sono esposti dei veri e propri gioielli firmati ferrè. La mostra è promossa dal Comune di Milano (assessorato alle Politiche per il Lavoro, Moda e Design e assessorato alla Cultura), organizzata e prodotta da Palazzo Reale e Fondazione Gianfranco Ferré, in collaborazione con la Fondazione Museo del Tessuto di Prato e la Camera Nazionale della Moda Italiana.
L’esposizione ruota intorno al capo più celebre dello stilista, la camicia bianca, declinate in tutte le sue forme più astratte ma che conserva quell’anima sensuale che una camicia ha se indossata da una donna. 27 camicie bianche, capolavori sartoriali che celebrano ben 20 anni di genialità creativa e progettuale dell’architetto/ stilista Ferrè, che deve la sua innovatività del taglio e delle forme dei suoi abiti proprio alla sua formazione di architetto. Le camicie, esposte nella sala Cariatidi, sono esposte rispettando la sequenza cronologica in cui sono state realizzate nella carriera di Ferrè. Taffetà, crêpe de chine, organza, raso, tulle, stoffe di seta o di cotone, merletti e ricami meccanici, impunture eseguite a mano, i tessuti prendono vita grazie alla luce “ingegnosamente pensata” dagli organizzatori dell’esposizione che, illumina sapientemente i tessuti facendo sprigionare un bianco sfavillante come se le camicie prendessero vita, su uno sfondo completamente buio. Effetto suggestivo e plastico. Perchè fare moda vuol dire anche creare delle vere e proprie opere d’arte, come Gianfranco Ferrè.
LA CAMICIA BIANCA SECONDO ME. GIANFRANCO FERRE’
1 febbraio 2014 – 15 giugno 2014
Museo del Tessuto, via Puccetti 3 Prato
Orari
martedì – giovedì: 10 – 15
venerdì e sabato: 10 – 19
domenica: 15 – 19