Capita spesso che i social network rimuovano delle foto su di essi pubblicate, per motivi validi ma anche per motivi non validi. Ma quante volte è capitato che un social network importante tornasse sui suoi passi e chiedesse scusa ufficialmente per aver commesso un errore “di distrazione”?
Rupi Kaur è un’artista che, per un lavoro fotografico ha realizzato degli scatti riguardanti il ciclo mestruale delle donne. Una delle foto del progetto è stata postata dall’artista su Instagram, che ha subito provveduto a rimuovere l’immagine per la sua “aggressività”. L’autrice dello scatto però si è ribellata, spiegando che quelle foto raccontano un “evento fisiologico” di tutte le donne. Ecco il suo sfogo:
“Grazie @instagram per avermi dato prova, con il tuo provvedimento disciplinare, dell’esatta reazione che il mio lavoro voleva innestare e criticare . Hai cancellato la foto di una donna con le mestruazioni completamente vestita, sostenendo che va contro le linee guida della comunità, quando le linee guida non fanno altro che mostrare che è accettabile. La ragazza è completamente vestita. La foto è mia. Non sta attaccando nessun gruppo di persone. Non è neanche spam. E proprio perché non va contro queste linee guida, la riposterò.
Non chiederò scusa per non aver alimentato l’ego e l’orgoglio di una società misogina che accetta il mio corpo in mutande ma non con una piccola perdita, quando le tue pagine sono piene di innumerevoli foto/account dove donne (molte delle quali sono minorenni) sono rese oggetti e trattate a mala pena da essere umani. Grazie. L’immagine è parte di un progetto fotografico per il mio corso di retorica visuale. L’intera serie può essere vista su rupikaur.com.
Io sanguino ogni mese per aiutare a rendere l’umanità possibile. Il mio grembo è la casa del divino, una fonte di vita per la nostra specie… In civiltà più antiche, questo sangue veniva considerato sacro. In alcune ancora lo è. Ma una maggioranza di persone, società e comunità rifiutano questo processo naturale. Alcuni sono più a loro agio con la sessualizzazione delle donne, la violenza e la degradazione delle donne, ma non con questo.
Non gli interessa minimamente esprimere il loro disgusto riguardo tutte queste cose, ma si arrabbierebbero e sarebbero infastiditi dalle mestruazioni. Noi abbiamo le mestruazioni e loro lo vedono come una cosa sporca, per attirare l’attenzione, malata, un peso. Come se questo processo fosse meno naturale di respirare. Come se non fosse un ponte tra questo universo e l’ultimo. Come se questo processo non fosse amore, travaglio, vita. Altruista e straordinariamente bello”.
Le parole di Rupi Kaur non fanno una piega, anche se, effettivamente le foto del suo progetto possono essere un po’ forti e fastidiose anche per noi donne, perchè il ciclo mestruale, come anche la defecazione e l’orinazione, è un “processo” intimo che ogni donne vive in maniera differente.
I responsabili di Instagram, dopo lo sfogo dell’artista, hanno ufficialmente chiesto scusa per aver rimosso l’immagine da lei pubblicata:
“Quando il nostro team elabora le segnalazioni provenienti da altri membri della community di Instagram, a volte facciamo degli errori. In questo caso abbiamo rimosso dei contenuti per errore e abbiamo lavorato per risolvere il problema, appena ci è stato notificato. Chiediamo scusa per il disagio creato“.
Tutto il web supporta la fotografa e il suo progetto, ma, siamo del tutto sinceri, o semplicemente seguiamo la massa facendo del finto buonismo?
ATTENZIONE! LE IMMAGINI CHE SEGUONO POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA’