E’ dedicata a Ottavio e Rosita Missoni la mostra al museo Maga di Gallarate dal 19 aprile all’8 novembre
‘Missoni, l’arte, il colore’, proprio nella città che scelsero nel 1953 come sede della loro casa e del loro primo laboratorio artigianale, ruota intorno al dialogo con l’arte europea del Novecento, alla creatività e l’imprenditorialità della Maison e alla cultura e la genialità dei due fondatori. Nell’anno di EXPO, i successi e i riconoscimenti internazionali dei Missoni, nella produzione tessile e nella moda, divengono portavoce tra i più accreditati del Made in Italy, rappresentando il valore di un territorio e testimoniando la capacità di generare linguaggi e confronti con i maggiori maestri dell’arte moderna e contemporanea. Il percorso espositivo è articolato secondo diversi registri narrativi che delineano le principali caratteristiche della genialità dei Missoni, fatta di colore, materia e forma. Al contempo emerge quanto la loro creatività sia legata a doppio filo con l’arte, rappresentando un caso pressoché unico nel panorama della moda internazionale. Nell’esposizione, oltre a mostrare i capi che hanno fatto la storia di Missoni, si analizzano le radici culturali che hanno influenzato le scelte di disegno, colore, segno e forma. Ecco quindi le opere astratte e aniconiche europee della prima metà del Novecento con lavori di Giacomo Balla, Sonia e Robert Delaunay, Fortunato Depero, Osvaldo Licini, Mauro Reggiani, Nicolay Diulgheroff, Lucio Fontana, Otto Freundlich, Jean Hèlion, Auguste Herbin, Johannes Itten, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Alberto Magnelli, Piet Mondrian, Enrico Prampolini, Gino Severini, Sophie Tauber Arp, Manlio Rho, Mario Radice, Atanasio Soldati, Luigi Veronesi, Bruno Munari. E poi le relazioni tra il pensiero creativo di Ottavio Missoni e l’arte contemporanea italiana.