La prima è andata! E’ appena finita la prima serata del “Festival di Sanremo” tra musica, risate, e tanta serenità
E’ un festival per tutti, come ha detto Carlo Conti all’apertura “Fanfare For The Common Man” (Aaron Copland),“fanfara per la gente comune”, questo Festival di Sanremo 2015. Un’edizione nuova, giovane, che vuole celebrare l’amore. Sono state tutte azzeccate, per il momento, le scelte di Carlo Conti, nonostante la gaffe di Alessandro Siani che prende in giro un bambino un po’ cicciottello seduto in prima fila, e la famiglia Anania che è stata da subito presa di mira sul web., dove è “accusata” di un eccessivo afflato cattolico.
Per quanto riguarda i cantanti, bellissime tutte le canzoni, Grazia di Michele e Mauro Coruzzi, nonostante si siano classificati tra gli ultimi quattro, hanno scritto e cantato una canzone unica, bella che non fa distinzione fra uomo e donna, perchè prima di tutto siamo esseri umani. Brava anche Chiara, raggiante e luminosa come il suo bellissimo vestito, Annalisa, dolce e romantica, Nek scatenato e “rockettaro”, Alex Britti semplice e diretto e Malika Ayane elegante ed espressiva. Un po’ deludenti invece Gianluca Grignani, spesso incomprensibile, i Dear Jack, Lara Fabian e Nesli.
Gli ospiti Al Bano e Romina fanno cantare tutto il pubblico, e un esplosivo Tiziano Ferro “incanta” in tutto e per tutto, e gli Imagine Dragons con la loro umiltà e semplicità rendono magica l’atmosfera all’Ariston.
Bellissime le tre vallette, e gli abiti da loro indossati, in particolar modo quelli creati da Francesco Sconamiglio per Emma Marrone. Simpatiche e naturali, a volte un po’ impacciate, inizialmente molto emozionate, Arisa ed Emma son piaciute a tutti, soprattutto durante la loro dedica agli artisti Giorgio Faletti, Pino Daniele e Mango venuti a mancare poco tempo fa, la figura di Rocio pare invece un po’ forzata, ma diamole tempo, magari nei prossimi giorni ci stupirà.
Appuntamento a domani sera con l’inizio della sfida tra le Nuove Proposte, l’esibizione degli altri 10 Big, Charlize Theron e tanto altro.