J-Ax, lancia il ‘Bello d’esser brutti’, alla fine, vincono i loser [FOTO]

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Lanciato ieri sera, al Blue Note, il nuovo disco di J-Ax, il cantante ha aperto il cuore, mettendo nudo la propria anima e rivolgendosi ai giovani ‘loser’

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Il cantante racconta della sua vita da giovane adolescente, della discriminazione cui veniva sottoposto per non essere come la massa, per non appartenere ad una classe sociale agiata, per essere di periferia. E dice ai giovani che, grazie alle sue sconfitte ha percorso una lunga strada “Sono sempre stato un pesce fuor d’acqua… A scuola, ero quello bullizzato perché mi piacevano i computer e i fumetti e non il calcio o lo scooter… Io sono quello della frazione di 1.738 abitanti, io sono quello che veniva cacciato dalle discoteche perché sembravo un punkabbestia e dai centri sociali perché ero un tamarro. Sono un loser e tutte le mie esperienze e le sconfitte da loser mi hanno indicato come arrivare qui, in questo momento, e camminare tra le strade della più grande città del mondo. Felice. Ho vinto…Perché il ‘brutto’ non è semplicemente un concetto estetico, ma è anche uno stato sociale. A scuola non ero assolutamente un ragazzo ‘popolare’, anzi. Mentre tutti pensavano e parlavano di calcio io ero in fissa coi videogiochi. Mentre i miei compagni sognavano questo o quel motorino e come taroccarli io ero curvo a imparare a programmare e modificare i computer. Se la musica non mi avesse catturato oggi sarei un programmatore di app probabilmente…Quindi, se andate a scuola e avete una qualche passione che vi fa sentire diversi dalla massa non vi vergognate, e non abbiate paura di dovervi conformare. Coltivate il vostro amore anche per cose non ‘sexy’ come i linguaggi di programmazione e la matematica, anche voi ragazze! Perché, datevi un’occhiata in giro, il mondo è in mano ai nerd e ai brutti!”