Il linguaggio delle posate: i diversi significati che assumono le posate in base alla loro posizione

Quando siamo a tavola ogni nostro gesto può assumere un significato diverso. Quindi dobbiamo stare molto attenti a come ci muoviamo

522447_654438251280538_969493953_nA tavola tutto ha un significato, dalla disposizione delle stoviglie, ai gesti che facciamo mentre mangiamo. Vi siete mai accorti che a volte, le persone che mangiano con voi, cambiano spesso la posizione delle posate durante il pasto? Vi siete mai chiesti per quale motivo?
In realtà esite un “linguaggio delle posate”, cioè, in base a come posizioniamo le posate sul piatto mandiamo un messaggio ben preciso a chi guarda il nostro piatto. Quasi tutti noi a fine pasto usiamo poggiare le posate sul piatto un po’ a casaccio, in realtà esse vanno posizionate in un modo ben preciso, parallele l’una all’altra, in verticale, precisamente alle ore 12.00. Se vogliamo dire che il pasto non ci è piaciuto basterà mettere le posate a forma di “x”, inserendo il coltello tra i rebbi della forchetta, se invece vogliamo dire che la pietanza appena mangiata era veramente buona dobbiamo posizionare le posate una parallela all’altra, questa volta però in orizzontale, alle ore 15 per intenderci. Ma non finisce qui, quando sul piatto le posate sono posizionate con le punte che quasi si toccano allora vorrà dire che si vuole fare una piccola pausa, se invece sono a forma di “+” vorrà dire che siamo pronti per la seconda portata. Un linguaggio che è bene conoscere non solo per stare attenti quando mangiamo fuori casa a mandare il “messaggio” corretto, ma anche, e soprattutto, per capire quando abbiamo ospiti a casa cosa pensano della nostra cucina.

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