La coltivazione dei semi di lino è molto antica e le ipotesi più attendibili collocano il suo punto d’origine in Egitto o Asia Centrale. Gli antichi Egizi hanno utilizzato grandi appezzamenti per la loro coltivazione nei pressi dell’antica città di Tebe, ricavando da essi la materia prima indispensabile per i beni essenziali della civiltà: medicinali, prodotti cosmetici, biancheria fine per la classe nobile, bende per il processo di mummificazione. Ma i semi di lino erano importanti anche tra i Greci e i Romani, tanto che l’autore romano naturalista e comandante militare Plinio il Vecchio scrive: “Qual è il settore della vita dove il lino non è impiegato?”. Grazie al loro alto contenuto di sali minerali (fosforo, magnesio, rame e manganese), alle proteine e ai lipidi, i semi di lino sono delle preziose perle di salute: combattono le infiammazioni interne (es. cistite) o esterne, a livello epidermico, contengono mucillagini, sostanze di origine vegetale con potere lassativo e coadiuvanti nella prevenzione della stipsi, garantiscono il corretto funzionamento del sistema immunitario e la salute dell’intero organismo grazie agli acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6.
In particolare, grazie agli omega 3, che aiutano il metabolismo e bruciano le calorie, e alle fibre, che danno un senso di sazietà, evitandoci le grandi abbuffate, i semi di lino sono un valido aiuto nella perdita di peso. Possono essere aggiunti nei cibi dolci o salati, interi o pestati in un mortaio, sono utilizzati come legante in molte ricette vegane e vengono triturati e stemperati con acqua prima di essere aggiunti alle ricette. Sono ottimi nelle insalate, con le verdure cotte, nelle zuppe e nelle passate di verdure, legandosi bene anche con gamberi, seppie, polpi, nel muesli e sulla frutta di fresca. Vanno lasciati in un luogo fresco e asciutto per massimo 2-3 mesi dall’apertura, dopo aver richiuso bene la confezione, oppure deponendoli in un contenitore ermetico.
Inoltre, i semi di lino aiutano la digestione, diminuiscono il tasso di colesterolo cattivo nel sangue, favoriscono la circolazione sanguigna e leniscono i dolori reumatici e limitano il rilascio di alcune prostaglandine responsabili del crampi mestruali, per cui consumatene 1/ 2 cucchiai al giorno, macinati con acqua, o usateli per condire le insalate. I semi di lino sono un valido alleato per la bellezza del vostri capelli, per cui per nutrire quelli spenti, sfibrati e danneggiati applicate impacchi prima del lavaggio, oppure lucidateli dopo l’asciugatura, eliminando l’effetto crespo, frizionando sui capelli asciutti semi di lino cotti e filtrati, aggiungendoci un goccio di olio d’oliva . Per combattere il bruciore di stomaco, provate ad aggiungere in un bicchiere d’acqua calda, 1 cucchiaino di polvere di semi di lino e l’effetto benefico è immediato!