Con l’arrivo dell’inverno, tra influenza e mali di stagione, è in agguato anche la gastroenterite, un’infiammazione acuta della mucosa dello stomaco e dell’intestino tenue, provocata nella quasi totalità dei casi da un virus ( adenovirus, rotavirus, calicivirus, astrovirus), ma tra le altre cause troviamo: allergie a determinati cibi contenenti germi patogeni che infettano l’intestino, l’assunzione di determinati medicinali, l’ingestione di sostanze tossiche, l’abuso di alcolici e la localizzazione allo stomaco e all’intestino di malattie note come la dissenteria batterica, il tifo e il colera. La gastroenterite dura 2-3 giorni e si manifesta solitamente con inappetenza e nausea, crampi addominali, vomito e attacchi di diarrea che provocano una sensazione di sfinimento, mal di testa e dolori muscolari e articolari, sudorazione eccessiva e, nel caso di infiammazioni di origine infettiva, anche febbre. In questi casi, la parola d’ordine è prevenzione, quindi lavatevi accuratamente le mani, principali veicoli di virus e batteri, con un buon disinfettante dopo aver usato il bagno, pulendo per bene i sanitari dopo ogni servizio, in modo da neutralizzare virus e batteri. Per le superfici, è consigliabile usare alcol e candeggina diluiti al 70% con acqua. Indossate sempre capi d’abbigliamento puliti ed evitate i piatti o le bevande che non vi ispirano particolare fiducia quanto a igiene. Cercate, nei primi giorni, di riposarvi il più possibile, preferibilmente stando a letto, evitando cibi solidi.
Bevete molti liquidi in modo da evitare la disidratazione dovuta alla diarrea, con cui si perdono grandi quantità di acqua e sali, ma occhio a non ingerire bevande troppo fredde, gassate o particolarmente zuccherate, e ad evitare caffè, alcolici, fritture, formaggi…tutti cibi che contribuiscono all’infiammazione. Passati i 2-3 giorni di fase acuta, potete riprendere gradualmente a mangiare cibi semisolidi e solidi, quindi creme di verdure, zucchine, patate, carote lesse o cotte a vapore, petto di pollo alla piastra, riso o pasta in bianco, fette biscottate , tè con limone ecc. Efficace è lo yogurt bianco senza zucchero, che prepara l’organismo alla riassunzione di cibi sostanziosi ed i latticini, che contengono batteri buoni di cui l’intestino necessita, oltre ad aiutare la digestione degli alimenti. Per combattere la disidratazione, bevete un bel bicchiere di acqua calda contente succo di lime, oppure potete orientarvi verso lo zenzero grattugiato consumato fresco in acqua o in infusione o il brodo di pollo con riso che, contenendo sodio e potassio, ripristina l’equilibrio degli elettroliti. Applicate sulla zona addominale una borsa d’acqua calda, in modo da alleviare i sintomi della gastroenterite e ritrovare una piacevole sensazione. Anche le piante medicinali si rivelano un valido aiuto: in particolar modo, potete lasciare in infusione una bustina di tè nero per 10 minuti in acqua, in modo da far uscire i tannini, aggiungendo pochissimo zucchero in caso di diarrea, oppure sorseggiate una tisana di camomilla vera; gocce, capsule e tisane di melissa o bevete un bicchiere di succo di mirtillo.