La cellulite, la temutissima “pelle a buccia d’arancia” si può curare, purché il problema venga preso in largo anticipo rispetto alla fatidica prova costume. L’inverno è la stagione ideale per iniziare a combattere questo inestetismo, poiché il freddo, riattivando il microcircolo, ci consente di dare ai trattamenti tutto il tempo di agire efficacemente. Assodato che i miracoli qui servono a ben poco, e che il panico dell’ultimo minuto o i rimedi improvvisati di aprile-maggio non servono a nulla, occorre in primis adottare un regime alimentare equilibrato. Durante l’inverno e le festività, tendiamo ad esagerare con i dolciumi, per cui un primo passo verso l’attenuazione della cellulite, sta nel ridurre gli zuccheri e le calorie, così come l’eccessivo utilizzo di sale, fritti, caffè e alcolici, limitando il consumo di carboidrati, preferendo le proteine di origine vegetale (es. legumi) a quelle di origine animale (es. carne e formaggi; mangiando, come sempre, moltissima frutta e verdura e bevendo tanto.
Evitate i continui sbalzi di peso, dato che l’effetto yo yo compromette l’elasticità della pelle. Dedicate almeno un’ora al giorno all’attività fisica, in palestra o meglio, in acqua, dato che piscina e cloro facilitano la diuresi e l’emissione di liquidi dall’organismo, evitando la formazione di pannicoli che possono diventare fibrosi. Cercate di riposare bene, almeno 8 ore a notte e, dato che lo stress può aggravare la cellulite, avvicinatevi a pratiche come lo yoga, in modo da rilassarvi. Se la cellulite è dovuta ad una pelle poco elastica, utilizzate creme idratanti e tonificanti dopo la doccia. Efficaci sono le creme a base di caffeina e teobromina, vasodilatatori che aiutano il drenaggio linfatico, i rimedi naturali (es. centella asiatica) e tutti i diuretici a base di sostanze naturali (caffeina, tarassaco, fucus). In alternativa, scegliete tra: mesoterapia, massaggi, bendaggi freddi, pressoterapia e trattamento pro-shock, che riduce il volume delle cellule adipose, favorendo il drenaggio e rimodellando le forme.