L’alitosi, che si associa spesso alla lingua impaniata (lingua con patina bianca) è un problema piuttosto diffuso. Tra le principali cause dell’alito cattivo vi è la scarsa o inappropriata igiene orale, che comporta la formazione della placca batterica (milioni di batteri proliferano sulla lingua e sui denti) che, col tempo, si trasforma in tartaro, responsabile delle infezioni del cavo orale (parodontiti e gengiviti, che causano a loro volta l’alitosi). L’alito cattivo può però anche essere provocato da disturbi che interessano l’apparato digerente (es. gastrite, dispepsia, reflusso gastro-esofageo, ernia iatale e ulcera). Di rimedi naturali contro questo imbarazzante problema, ce ne sono un’infinità: potete bere una tisana con foglie di menta piperita o una tazza di tè alla menta, masticare semi di anice oppure effettuare gargarismi con un macerato di semi di anice lasciato in ammollo per almeno 5 ore; oppure masticare 1-2 chicchi di caffè, dato che la caffeina neutralizza efficacemente i gas solforati prodotti all’interno del cavo orale.
E ancora, bere per due volte al giorno un infuso con rosmarino, camomilla, melissa, genziana maggiore , seguendo le dosi consigliate dal vostro erborista di fiducia, oppure utilizzare oli essenziali a base di arancio amaro, limone, mandarino, con proprietà antibatteriche. Inoltre, consumate regolarmente acqua, frutta e verdura, che stimolano la produzione di saliva, e yogurt arricchiti con batteri probiotici, “batteri buoni” che riducono notevolmente l’alito cattivo, colonizzando quelli cattivi. Curate sempre la vostra igiene orale, utilizzando almeno 1 volta al giorno il filo interdentale, spazzolando i denti con cura dopo ogni pasto e utilizzando un nettalingua per rimuovere l’eventuale patina presente sulla lingua. Se non vi è possibile lavare i denti dopo ogni pasto, sciacquate quanto meno la bocca e masticate una chewing-gum senza zucchero per asportare gli eventuali frammenti di cibo dagli spazi interdentali. Infine, utilizzate collutori a base di sostanze con azione antisettica, anche se il loro effetto è piuttosto breve e variabile da persona a persona.