Oggi, lunedì 25 novembre 2013, si celebra la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, proclamata dall’Assemblea Generale Onu con risoluzione n°54/134. Il 25 novembre 1960 avvenne uno dei più spietati assassinii della storia dominicana: le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare, condotte in un luogo nascosto lì vicino, torturate, massacrate a colpi di strangolate, per poi essere gettate, a bordo della loro auto, in un precipizio, per simulare un incidente. Oggi è la Giornata simbolo della violenza brutalmente perpetrata contro l’universo femminile, tradotta in una profonda violazione dei diritti umani.
Dall’inizio del 2013 in Italia sono 128 le vittime, “una vergogna intollerabile per un Paese civile”, sono queste le parole utilizzate dal Telefono Rosa per descrivere una delle nostre più grandi piaghe sociali. E mentre le richieste di donne vittime di stalking sono aumentate del 10%, è tempo di fornire alcuni dati: nel 48% si tratta di violenze consumate tra le mura domestiche dal marito, nel 12% dal convivente, nel 23% dei casi dall’ex e la vittima è una donna compresa tra i 35 e i 54 anni. Per alcuni il femminicidio è una reazione di alcuni uomini, soprattutto dei più giovani, alla crisi economica, ma è doveroso sottolineare come il ruolo della donna sia mutato nel corso dei secoli e come spesso, dai media, la donna venga dipinta come oggetto.
Donne stuprate, malmenate dal compagno sotto gli occhi innocenti dei loro figli, donne sciolte nell’acido, sfregiate, donne uccise per gelosia, per colpa di una personalità psicopatica. E’ proprio in difesa di queste donne fragili, abbandonate a sé stesse , che devono trovare il coraggio di denunciare per riappropriarsi della loro libertà e della loro dignità, che si è schierata la bellissima Miss Italia in carica, la messinese Giulia Arena, scesa in campo con un video difesa dell’universo femminile, proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La regina della bellezza “made in Italy”, nel suo anno di regno, si batte contro la strumentalizzazione della donna in molti ambiti della Tv italiana che purtroppo sfruttano l’immagine di donna-oggetto per fare cassa. Un’altra miss, Rosaria Aprea, invita le donne a smettere di subire, dicendo: ”Denunciate. Aprite la porta di casa e andate a farlo”. E’ questo il suo consiglio, particolarmente sentito, essendo rimasta, lo scorso maggio, per 19 giorni in ospedale, dopo essere stata presa a calci dal suo ex compagno.