Moda Italia, un settore che non conosce crisi

La moda italiana non conosce crisi: tutti i nuovi dati che attestano un incremento del fatturato dell’industria italiana della moda

L’industria italiana della moda non sembra conoscere battute d’arresto e, a conferma di ciò, arrivano nuovi dati piuttosto confortanti, che attestano un incremento del fatturato che a fine anno dovrebbe salire del 3%, come rammentato da Confindustria Moda negli scorsi giorni a Milano, in occasione della presentazione della fiera Pitti Uomo, che si terrà il prossimo gennaio (dall’8 all’11 del mese) a Firenze.

Non mancano comunque alcuni pericoli e, a segnalarli, è lo stesso presidente di Pitti Immagine, Claudio Marenzi, leader di Confindustria Moda, secondo cui il rischio di riferimento è che si accentuino le diversità tra chi va bene e chi va male. Marenzi chiama poi in causa il sostegno pubblico, per aiutare anche le aziende piccole e poco strutturate, che da sole non ce la fanno.

In tale ottica, l’industria della moda tricolore spera ancora nella conferma dei finanziamenti del governo al piano del made in Italy, che comprende anche quelli alle fiere. Il traino del tessile – abbigliamento è peraltro in buona parte ancora rappresentato dall’export, che da gennaio a luglio di quest’anno ha fatto registrare un incremento del 2,6%, di cui 1,9% dal tessile e 3% dall’abbigliamento.

Anche il terzo trimestre, peraltro, non dovrebbe aver deluso le aspettative. È ancora Marenzi ha sottolineare come l’export del terzo quarto dell’anno avrebbe segnato un +7%, e che se non vi fosse stato il mercato russo a rallentare quello tricolore, il risultato sarebbe stato ancora più positivo. A crescere è soprattutto l’Asia, mentre l’Europa rimane in condizioni di stabilità, a fronte di un arretramento degli USA, e all’incremento della Svizzera, che si posiziona principalmente come hub logistico.

Dando uno sguardo finale alla prossima edizione di Pitti Uomo, il tema è Pitti Box, che si concentra sul ruolo dei saloni come contenitori (appunto, box) di idee e di novità. Una vetrina imperdibile per oltre 1.200 marchi, di cui quasi la metà esteri, su una superficie complessiva di esposizione che sarà pari a 60 mila metri quadrati. Tra le presenze in fiera, sono confermati quasi tutti gli operatori passati, oltre a qualche nuova e gradita aggiunta, e diversi rientri. Si fanno i nomi di Ben Sherman, John Varvatos, Ellesse, Herno Laminar, Vilebrequin. I guest brand di questa edizione 2019 saranno invece il francese J/Project (menswear guest designer) e Aldo Maria Camillo per Pitti Italics.