Sono infinite le combinazioni che rendono unica ogni cravatta, dai colori o i motivi, fino ai differenti tessuti. Ed è proprio a questo accessorio che, a partire dal 2003, ed ogni 18 ottobre è stata dedicata una giornata
La cravatta le cui origini sono croate, è stata infatti introdotta dai soldati croati in servizio in Francia che, indossando i loro caratteristici piccoli foulard annodati al collo, suscitarono l’interesse del re di Francia Luigi XIV che diede inizio a una nuova moda per la nobiltà. Da allora, e fino ai nostri giorni, le cravatte sono diventate un simbolo di stile e raffinatezza in tutto il mondo e sono state rivisitate in mille maniere diverse dal mondo della moda attraverso colori, temi e tessuti diversi. Il ‘Cravatta Day’, è quindi festeggiato nella stessa data in cui l’Academia Cravatica avvolse intorno all’arena romana di Pola, in Croazia, una gigantesca cravatta rossa, lunga 808 metri, per rendere omaggio al simbolo della loro identità nazionale. Una data non casuale dunque, per un accessorio di moda dalle origini croate. “La cravatta, nata come semplice fazzoletto da apporre attorno al collo, è diventata nel tempo simbolo della raffinatezza maschile e must irrinunciabile per i gentlemen moderni che desiderano regalare un tocco raffinato anche ad un look casual”, spiega Stefano Bigi. “Un tempo la cravatta era considerata un accessorio da indossare in momenti in cui l’eleganza e la formalità erano d’obbligo – prosegue Stefano Bigi -. Oggi tale tendenza è stata sdoganata e la cravatta, oltre a ricoprire un ruolo fondamentale nel vestire classico, ha iniziato a essere utilizzata anche per donare un tocco di personalità a outfit più casual e informali, da sfoggiare durante il tempo libero, diffondendosi anche tra i giovanissimi”.