Norma Keane Baker Mortenson nasce presso il General Hospital di Los Angeles il 1 giugno 1926 e si sposa a soli 16 anni, tramite un matrimonio combinato, con il ventunenne James Dougherty: quell’unione è l’unica alternativa che le resta per non rivivere l’incubo dell’orfanotrofio. Mentre il marito è arruolato in Marina e Norma lavora come operaia presso un’industria aeronautica alla produzione di paracaduti e alla verniciatura delle fusoliere, viene notata dal fotografo David Conover, che la convince ad iscriversi ad una scuola per intraprendere la carriera di modella.
E’ il 1946, quando, ventenne, Norma divorzia, si schiarisce i capelli, cambia il nome in Marilyn Monroe (cognome da nubile della madre) e da allora diventa il più famoso sex-symbol del 20°secolo e forse, di tutti i tempi. Sicuramente la sua bellezza è stata, da sempre, una delle più imitate al mondo e molti celebri artisti del calibro di Michael Jackson e Salvator Dalì, l’hanno voluta celebrare in ambito musicale, artistico e cinematografico.
Marilyn, icona intramontabile di bellezza e sensualità, diceva che: “Le donne sono dotate di due armi formidabili: il trucco e le lacrime. Fortunatamente per gli uomini, non possono essere utilizzate contemporaneamente”. Ecco qualche consiglio per imitare il celebre make-up del “sogno proibito d’America”: applicate un fondotinta chiaro su volto e collo, coprendo occhiaie e brufoli, uno strato di ombretto neutro sulle palpebre fino a sotto l’arcata sopraccigliare, stendete un velo di ombretto perlato nella parte più vicina il sopracciglio, ombreggiando la palpebra con un ombretto pastello. Il trucco è quasi pronto, manca l’eyeliner! Con molta calma, dato che questo rappresenta un passaggio davvero complesso per molte di noi, tracciate una linea sottile, allargandola verso l’esterno, in modo da far sembrare più grande l’occhio e applicate il mascara. Un piccolo velo di far rosato sulle guance e siamo quasi giunte alla fine, ci restano le labbra! Prima burro cacao, poi contorno labbra con una matita più rossa rispetto al rossetto scarlatto che andrete ad applicare.
Qualche piccola curiosità: contrariamente alla moda hollywoodiana di depilarsi il viso, Marilyn era convinta che una leggera peluria sul volto, “effetto buccia di pesca”, fosse il suo segreto di bellezza, donandole luminosità ! Trascorreva, tra trucco e parrucco ben 90 minuti davanti allo specchio e solo per le labbra, era solita utilizzare 5 diversi colori di rossetto per ottenere l’effetto desiderato! Veniamo ora agli abiti della mitica icona di bellezza e glamour: di Marilyn conosciamo il vestito rosso scintillante tutto tempestato di strass da “Gli uomini preferiscono le bionde”, lo scollatissimo abito nero di “A qualcuno piace caldo” che destò tanto scandalo e il bustino sexy di “Fermata d’autobus”. Ma quali erano i suoi vestiti più sobri? Incominciamo dall’intimo: reggiseno a cono ( piccola curiosità: si racconta che infilasse biglie nei reggiseni e cucisse bottoni nei vestiti per far sembrare i capezzoli più turgidi!), culotte e buster per esaltare e contenere le sue curve mozzafiato, cappelli da cui uscivano i suoi celebri boccoloni biondi, spille decor e colli preziosi, foulard e occhiali da sole, oltre ai mitici occhiali a gatta, camicette annodate in vita su pantaloni corti e aderenti, abiti che disegnavano il punto vita, gonne ampie o ad anfora, abiti legati dietro il collo o senza spalline, dai colori rosso, beige, bianco avorio, marrone e nero. A letto…il celebre Chanel n°5 e i diamanti come “migliori amici delle donne “( peccato che non tutte possiamo permetterceli!).