Il 2012 si apre con Pitti Uomo

Saranno 950 i marchi che dal 10 al 13 gennaio sfileranno a Firenze per Pitti Uomo, nella tradizionale sede della Fortezza da Basso. A questi si aggiungeranno le 70 collezioni donna protagoniste a Pitti W alla Dogana.

Tante le novità di questa 81esima edizione:

Herno Laminar presenterà in anteprima mondiale una capsule collection uomo e donna di 16 capi, realizzata dal designer Errolson Hugh con la speciale collaborazione di Gore Tex. Inedita la partecipazione di McQ – contemporary line di Alexander McQueen – che per la prima volta partecipa ad un salone. Mentre Tonello esprimerà il suo stile e la sua interpretazione del classico contemporaneo in uno spazio speciale della Fortezza – la Cannoniera – mentre il gruppo Slowear porterà alla ribalta un marchio della sua scuderia: Zanone. E ancora, Jimmy Choo presenterà per la prima volta una collezione in un salone, con uno spazio al Piano Inferiore del padiglione centrale, accanto alla collezione di Chester Barrie, blasonato marchio di Savile Row che rientra al Pitti Uomo. Non mancheranno la nuova collezione Richard James Mayfair, la prima assoluta di UpToBe, e Piatto, un progetto dedicato al mondo dei pantaloni, con un’installazione a cura di Alberto Narduzzi.

Andrea Incontri sbarcherà a Pitti Uomo un nuovo progetto in collaborazione con la linea Habsburg di Schneiders, in cui rivisita in modo contemporaneo la storicità del loden. Ci sarà anche la presentazione della linea del fashion designer inglese Nigel Cabourn, ispirata all’archivio di Eddy Bauer, e la partecipazione di Nepenthes America con la linea Needles, nella sezione L’Altro Uomo. Torna Pepe Jeans London, mentre verrà lanciata in anteprima la nuova collezione Chevignon Heritage disegnata da Milan Vukmirovic. Infine la presentazione del progetto A di Alcantara, collezione di accessori e cover per gli oggetti iconici del momento, con la collaborazione di Leitmotiv, Sara Battaglia, Andrea Incontri e Caterina Gatta.

Il ruolo del salone come punto di riferimento sulla scena internazionale è dimostrato dai numeri delle aziende e dalle richieste di partecipazione, in continuo aumento ad ogni edizione. E poi c’è il pubblico dei compratori: all’ultima edizione invernale di Pitti Uomo, su un totale di oltre 30.000 visitatori, sono stati 23.100 i buyer arrivati a Firenze, in rappresentanza di tutti i negozi e i department store più importanti del mondo.