Waste Art, ovvero: opere fatte al 100% di rifiuti industriali, protagoniste della mostra itinerante “Scart, il lato bello utile del rifiuto”
che dopo Ravenna e Imola fa tappa a Modena, nell’ambito del FestivalFilosofia dedicato quest’anno proprio al tema delle arti
Un percorso espositivo gratuito, visitabile dal 15 settembre all’8 ottobre, composto da 24 ritratti di personaggi famosi e 16 sculture di animali: tutto rigorosamente realizzato con materiale di scarto dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e Bologna.
Oltre al Complesso culturale San Paolo, in Via Selmi 67, sede principale di mostra, alcune opere saranno esposte presso il Caffè Concerto (Piazza Grande, 26). Scart è un progetto artistico nato quasi 20 anni fa in Toscana, tra Pisa e Firenze, dall’idea di un’azienda che si occupa di smaltimento e trattamento rifiuti industriali, la Waste Recycling, recentemente entrata a far parte del Gruppo Hera, una delle principali multiutility italiane con sede a Bologna.
Tutto è iniziato quasi per gioco e oggi Scart, oltre a vantare una collezione di waste art che conta oltre 700 pezzi tra sculture, costumi, quadri ed elementi di arredo, collabora con artisti come Andrea Bocelli, Luca Tommassini, Alberto Bartalini, José Yaque, Angela Nocentini ed Edoardo Malagigi; critici come Vittorio Sgarbi e Claudio Spadoni, e annovera convenzioni con istituti di ricerca e formazione come l’Accademia di Belle Arti di Firenze e Bologna.
Proprio in virtù del suo respiro internazionale, del coinvolgimento di giovani artisti e accademie e grazie al patrimonio di waste art tra i più ricchi al mondo, Scart si è aggiudicata quest’anno la nomination per il Corporate Art Awards 2017. Un successo tutto toscano che il Gruppo Hera ha scelto di valorizzare attraverso questa mostra itinerante.