Un viaggio nel cuore della vita, alla scoperta del corpo umano. In mostra, da domani e fino al 2 luglio alla Triennale di Milano, ‘The Beauty of Imaging’, un’esposizione che rivela la bellezza, la complessità e la perfezione delle strutture e dei meccanismi che regolano il corpo umano da un punto di vista del tutto originale e innovativo, la diagnostica per immagini
Promossa dal Gruppo Bracco in occasione del suo novantesimo compleanno, la mostra “racconta la tecnica dell’imaging diagnostico attraverso un linguaggio che, tra arte e divulgazione scientifica, si rivolge soprattutto ai più giovani”, spiega Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del gruppo farmaceutico. L’imaging “è una disciplina delle scienze della vita ben nota a medici e operatori che la ritengono essenziale per il loro lavoro, ma non è altrettanto conosciuta dal grande pubblico”. L’obiettivo è dunque quello di “farne conoscere le grandi potenzialità, oltre alla volontà di impresa e ai nostri prodotti che vengono utilizzati in tutto il mondo e che hanno una grande importanza per la vita umana”.
Il percorso espositivo, realizzato da FeelRouge e GiòForma, è “una delle realtà italiane più all’avanguardia – sottolinea Marco Balich, chairman Worldwide shows corporation, che cura la mostra – e si avvale di tecnologie iper contemporanee per coinvolgere il visitatore in un viaggio ludico e appassionante dentro e fuori il corpo umano”. Si tratta di “un messaggio positivo e ottimista per il futuro della medicina, attraverso la potenza e la bellezza dello studio del corpo umano”. All’interno dello spazio espositivo, ad accogliere i visitatori tre grandi strutture antropomorfe che chiariscono chi sia il vero protagonista della narrazione: l’essere umano.
La parete di destra è un lungo viaggio nel tempo che parte da Democrito e arriva fino al 2020. Sulla parete opposta si può fare il cosiddetto ‘deep dive’, il tuffo profondo nelle quattro tecnologie della diagnostica. Grandi schermi interattivi permettono poi di esplorare, con un taglio semplificato e divulgativo, la fisica, la chimica, la biologia, le applicazioni e le implicazioni di Raggi X / TAC, Risonanza Magnetica, Ultrasuoni, Medicina nucleare. Una grande installazione genera domande e risposte sull’impatto sociale dell’imaging sulla vita dell’intero pianeta, mentre in una sala viene proiettato un filmato che racconta come il viaggio nel corpo umano sia soprattutto un grande viaggio di cultura e conoscenza.
Il percorso termina con una figura antropomorfa: composta da migliaia di immagini diagnostiche e modellata sulla forma di uno dei Bronzi di Riace, rappresenta l’umanesimo dell’imaging come scienza per la vita e chiude idealmente il cerchio della narrazione.
AdnKronos