Peli superflui addio, grazie a luce pulsata e laser. “Ma attenzione, non è per tutti” avvisa il Prof. Leonardo Celleno, presidente AIDECO-Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia
Risolvere definitivamente il problema dei peli superflui è una promessa davvero allettante a cui è difficile resistere: epilazioni con luce pulsata o laser sono metodiche che raccolgono sempre più consensi positivi, aumentandone la diffusione.
Ma si prendono le giuste cautele?
Peli e ricrescita sono certo per molte persone un vero e proprio incubo, ma prima di intervenire su viso e corpo è sempre opportuno uno screening dal medico. Il dermatologo o l’endocrinologo possono infatti inizialmente valutare la condizione della peluria dal punto di vista ormonale e, se questi risulteranno come nella maggioranza dei casi del tutto normali, consigliare come toglierli. “I peli superflui – spiega il prof. Leonardo Celleno, presidente AIDECO – Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia – sono spesso conseguenza di un irsutismo idiopatico, quindi non una crescita patologica ma una caratteristica genotipica dell’individuo, che tende ad essere più peloso in determinate aree. Bisogna fare attenzione perché altre volte questo irsutismo consegue a fenomeni patologici che possono dipendere dall’ovaio, da una disfunzione del ciclo ovarico per la realizzazione degli ormoni androgeni ed estrogeni o addirittura possono far parte del quadro patologico di altre malattie più gravi. Questi per fortuna sono casi molto limitati ma che vanno comunque individuati o esclusi con uno screening medico”.
In situazioni cliniche normali il problema è quindi per lo più estetico: peli in eccesso, più scuri ed evidenti, possono essere presenti spesso in regione inguinale, al volto, intorno all’areola mammaria, fra l’ombelico e il pube, riducendo così la volontà di esporre le aree e risultando quindi molto fastidiosi. In più, soprattutto sulle gambe, spesso la donna ha peli che, anche se considerabili normali, non sono psicologicamente tollerati e per questo esteticamente insostenibili.
Come togliere dunque questi peli?
“Esistono numerose tecniche mo derne come ad esempio l’epilazione con la luce pulsata che, se la pelle è chiara e il pelo è scuro, può essere una metodica di facile applicazione e dai buoni risultati – continua Celleno. Altre volte invece è necessario ricorrere a veri e propri laser che richiedono più tempo di applicazione e che possono essere utilizzati solo dal dermatologo. Qualunque mezzo si usi è infatti molto importante non creare effetti collaterali: la ceretta ad esempio può dare fastidio e irritare, anche facendo insorgere follicoliti (infiammazioni della parte più esterna del follicolo pilifero), così altrettanto l’epilazione meccanica. La luce pulsata è molto valida ma anche qui bisogna fare attenzione a non eseguirla su una pelle troppo scura o in maniera troppo aggressiva. In tal caso infatti, non solo si altera il pelo con la luce pulsata ma può alterarsi (ed anche “macchiarsi”) la pelle. Stesse accortezze sono da considerare anche per il laser. Le tecniche devono essere usate sempre da persone esperte, dopo un’attenta valutazione di ogni caratteristica individuale”.
L’uso del laser o della luce pulsata sulle zone delicate, quando ben eseguito, non è pericoloso. Gli organi sotto pelle sono ben protetti e la luce scarica la sua energia soltanto all’interno della cute. I possibili danni sono reazioni fototossiche causate proprio dalla luce del laser e dalla luce pulsata che possono esitare in piccole ustioni o macchie cutanee. Per questo è sempre bene prendere le dovute cautele. Un esempio? D’estate la tecnica di epilazione con luce pulsata è bandita: il rischio è che, invece del pelo, si colpisca la pelle abbronzata intorno, causando così proprio le temute macchie.