Non si ferma la lista delle donne che in questi giorni stanno confessando di aver subito una violenza sessuale da parte del produttore
Dopo l’attrice italiana Asia Argento, un’altra donna rimasta anonima ma che secondo il Los Angeles Times sarebbe una modella e attrice italiana “molto conosciuta” si sarebbe fatta avanti a denunciare il produttore cinematografico accusato di averla violentata nel 2013. Dopo Londra e New York, dunque, il caso è arrivato anche a Los Angeles, dove la polizia, ha già aperto un’indagine, come confermato dal portavoce del Los Angeles Police Department Kevin Maiberger.
Sallie Hofmeister, portavoce di Weinstein, torna, invece, a negare qualunque accusa di “sesso non consensuale”. Secondo il quotidiano di Los Angeles, nelle dichiarazioni, la modella italiana avrebbe riferito alla polizia di essere stata violentata nella stanza di un hotel di Beverly Hills a febbraio 2013, al termine di un evento cinematografico.
Secondo quanto scrive The Los Angeles Times, la sesta donna accusatrice di Weinstein, all’epoca dei fatti aveva 33 anni e viveva in Italia con i suoi tre figli. E’ la prima a Los Angeles. La donna ha chiesto l’anonimato per la paura di “ritorsioni e per proteggere la privacy dei miei figli”.
Ed è proprio grazie ai suoi figli che è arrivata la decisione da parte dell’attrice di denunciare lo stupro, ha spiegato in seguito alla deposizione rilasciata alla polizia. Una settimana prima che scoppiasse lo scandalo Weinstein, sua figlia maggiore le aveva raccontato che da sette mesi subiva molestie da parte di un ragazzo e così lei le aveva confessato dello stupro, invitando la ragazzina a denunciare il suo compagno. “Se lo faccio io, perché non lo fai anche tu, mamma?”, aveva replicato la figlia.