Il fondatore di Playboy Hugh Hefner è morto per cause naturali nella sua casa e “circondato dall’affetto dei suoi cari” all’età di 91 anni, ha reso noto la rivista. La morte è avvenuta ieri.
Hefner aveva fondato il magazine per soli uomini nel 1953, con un investimento di 600 dollari di soldi propri e oltre 8mila di prestiti. Il primo numero aveva in copertina una foto di Marilyn Monroe, all’interno un misto – fino ad allora inedito – di foto di nudi e articoli di giornalismo serio, in cui il tema del sesso veniva affrontato in modo aperto. Hefner sosteneva di essere stato a letto con più di mille donne. Ma difendeva cause come l’integrazione, i rapporti interrazziali e la libertà di espressione.
7 milioni di copie – Sulla scia del successo della rivista, negli anni Sessanta aveva fondato 22 club Playboy negli Stati Uniti e all’estero. Entro gli anni Settanta, Playboy era arrivato a vendere 7 milioni di copie in tutto il mondo. Avevano firmato articoli sulla rivista autori del calibro di Saul Bellow, Woody Allen, PG Wodehouse, Roald Dahl, Norman Mailer e John Updike.
“Non abbiamo mai pensato davvero a Playboy come a una rivista per soli uomini. E’ una rivista di lifestyle. Ma all’inizio sostenevamo la causa della libertà sessuale personale. E ora viviamo in un mondo Playboy”, aveva detto Hefner nel 50esimo anniversario della sua creatura.
L’ultimo dei Playboy club aveva chiuso nel 1986. Nel 2015, con una tiratura crollata a 800mila copie, la rivista aveva annunciato che non avrebbe più pubblicato foto di donne nude, salvo poi fare marcia indietro.
AdnKronos