La disidrosi o eczema disidrotico è una particolare forma di eczema recidivante che colpisce soprattutto la fascia di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Si manifesta solitamente dopo periodi di tensione o ansia e molti fattori predispongono la sua insorgenza, ad esempio: le infezioni (micosi o infezioni da streptococchi), la familiarità, il contatto con allergeni (es. metalli, fragranze e conservanti presenti in alimenti, detergenti, prodotti per l’igiene). Sull’epidermide compaiono piccole vescicole, opache, profonde, leggermente in rilievo, che si localizzano sul palmo delle mani, sulla pianta dei piedi e sulle zone laterali delle dita di mani e piedi. Tali vescicole, migrano verso la superficie, provocando prurito e dolore difficilmente sopportabile. Giunte in superficie, si rompono e desquamano. Tale fase, purtroppo, dura da settimane a mesi. In genere le terapie farmacologiche in caso di disidrosi si basano su antistaminici per uso orale e su corticosteroidi topici, che riducono il fastidio correlato alla comparsa di vescicole, oltre a lenire il prurito.
Molto efficaci, in questo caso, le creme emollienti, i gel e le pomate lenitive a base di aloe vera e i classici, intramontabili, “rimedi della nonna”, consistenti nell’immergere le zone interessate in una bacinella d’acqua contenente amido di riso per combattere il prurito, gli impacchi di camomilla e i pediluvi con acqua e bicarbonato. Tra i rimedi alternativi: la PUVA terapia, un trattamento utilizzato per curare molte malattie cutanee, consistente nel combinare l’esposizione ai raggi ultravioletti A alla somministrazione di psoraleni, farmaci composti da sostanze naturali (es. bergamotto), in grado di aumentare la sensibilità della pelle ai raggi ultravioletti.
Per prevenire la disidrosi, evitate umidità e calore nelle zone colpite, indossate calze di cotone e scarpe traspiranti, evitando le calzature realizzate con materiali sintetici. Ricordate sempre di indossare guanti in vinile foderato con cotone per evitare il contatto con sostanze irritanti (es. saponi e detergenti aggressivi), oltre che guanti per sbucciare e spremere frutta e verdure acide, per i lavori domestici e per il giardinaggio. Infine, evitate le situazioni a rischio (es. camminare a piedi nudi sui bordi delle piscine o in acque stagnanti, che sono l’habitat perfetto per la proliferazione di funghi e batteri).