La più antica raffigurazione dell’uomo che si accinge a prendere il miele dalle api, risale a diverse pitture rupestri scoperte a Valencia, in Spagna, risalenti a 7000 anni prima di Cristo. Anche nei reperti egiziani, dai cartigli reali, alle pareti delle piramidi, le rappresentazioni di soggetti apistici sono davvero frequenti. Nella mitologia greca si raccontava che Giove venne nutrito dalle api del Monte Ida e gli autori ellenici chiamavo il miele “Nettare degli Dei”, ritenendolo un elemento meraviglioso, depositario di qualità benefiche ed è proprio di queste che vi parlerò a breve.
Il miele è la sostanza alimentare che le api producono partendo dal nettare dei fiori o dalle secrezioni di parti vive di piante che esse raccolgono, trasformano, combinano con sostanze proprie e depongono nei loro favi. All’interno dell’alveare, avvengono numerosi scambi da un’ape all’altra, che consentono una graduale maturazione e l’arricchimento di enzimi che derivano dalle secrezioni ghiandolari delle stessi api. Il miele, naturale, sano e genuino, è costituito principalmente da due zuccheri semplici: il glucosio, che fornisce energia che può essere utilizzata immediatamente e il fruttosio, che viene metabolizzato a livello epatico e costituisce una riserva energetica. Il miele accontenta, dunque, davvero tutti i palati: si passa dalle varietà più dolci (Millefiori, Acacia e Girasole), a quelle dal sapore fruttato (Castagno, Tiglio, Eucalipto, Cardo), fino al Corbezzolo, unico miele amaro, e alla Macchia Mediterranea, uno stupendo mix di gusto fruttato, sapore dolce e profumo intenso.
Il miele possiede proprietà terapeutiche diverse a seconda del polline dei fiori che lo costituiscono: quello d’acacia ha effetto lassativo, è un’antinfiammatorio della gola, un disintossicante per il fegato e contrasta l’acidità di stomaco; quello di bosco combatte gli stati influenzali, il miele di castagno favorisce la circolazione sanguigna e disinfetta le vie urinarie, quello di girasole è indicato contro il colesterolo cattivo, il miele di eucalipto è utile per la tosse, è anticatarrale, antibiotico e antiasmatico. Il miele fornisce all’organismo calorie prontamente disponibili e non dannose e per questo è particolarmente indicato per chi pratica sport ad alti livelli, subito prima uno sforzo fisico e immediatamente dopo, per recuperare le energie. Inoltre esso, venendo assimilato dall’organismo senza sforzo, è indicato anche per chi soffre di ulcera gastrica e nelle diete per l’infanzia, sin dalla nascita.
In particolar modo, è consigliabile sostituire sempre lo zucchero con il miele nei cibi destinati ai bambini, essendo semplicissimo scioglierlo nel latte del biberon! Inoltre è fonte di longevità, rallentando il processo fisiologico dell’invecchiamento e contrastando efficacemente l’indebolimento prematuro delle funzioni vitali. Ma il miele, insieme al polline e alla pappa reale, è utilizzato sin dai tempi più antichi anche in cosmetica, per le sue straordinarie proprietà emollienti, protettive e rigeneranti. E’ impiegato in molte maschere e creme per il corpo per la sua capacità di rigenerare i tessuti danneggiati, ha proprietà energizzanti, rafforza le difese cutanee e protegge da smog e agenti atmosferici e da bruschi sbalzi di temperatura.
Per la vostra pelle, preparate un intruglio con 1 cucchiaio di miele millefiori e 1 cucchiaio di succo di limone, massaggiandolo e tenendolo in posa sulla zona interessata per 10 minuti. Il miele servirà ad idratare e nutrire la vostra cute, mentre il limone da astringente, rimuovendo le imperfezioni cutanee. Per il viso, invece, preparate uno scrub con 1 cucchiaio di miele ed 1 di zucchero, fino ad ottenere una pasta densa e ruvida. Ma il miele è ottimo anche per contrastare la secchezza dei capelli, per cui preparate una maschera a base di 3 cucchiai di olio di oliva e 2 cucchiai di miele, avvolgendo il cuoio capelluto con una pellicola trasparente per mezzora, per poi risciacquare. Per le mani screpolate, invece, mischiate 1 cucchiaio di miele con 1 cucchiaio di olio di mandorle dolci e stendete il miscuglio sulle mani, lasciandolo in posa per una notte, tenendole avvolte con un paio di guanti in cotone.