L’herpes labiale è causato da un virus conosciuto come Herpes Simplex o HSV. I virus HSV si dividono in tipo1, responsabile dell’Herpes o febbre delle labbra, e in tipo 2, responsabile dell’Herpes nell’area genitale. L’Herpes Simplex di tipo 1 si manifesta con la comparsa di prurito o gonfiore sulle labbra o sul volto, seguiti dalla formazione di vescicole riunite a grappolo, che si rompono nei giorni successivi, da cui fuoriesce un liquido appiccicoso e si formano delle croste, che si distaccano dopo 7-10 giorni e tutto ritorna alla normalità. Questo virus può essere contratto già da bambini e viene trasmesso attraverso la saliva (e quindi i baci) o attraverso l’utilizzo di posate e bicchieri “infetti”. Dopo la prima manifestazione, il virus è impossibile da eliminare, provocando un’infezione latente, nascondendosi nei gangli nervosi, dove non può essere attaccato dagli anticorpi circolanti nel sangue.
Tra le cause che portano ad una nuova attivazione del virus: lo stress nervoso, le infezioni febbrili, l’esposizione ai raggi solari, non solo nel periodo estivo, ma anche durante il periodo invernale (ad es. dovuto ad una lunga permanenza sulle piste da sci con la neve che riflette e amplifica i raggi solari), il periodo mestruale o la gravidanza, il freddo improvviso e l’assunzione di particolari tipi di cibo. Ecco alcuni rimedi naturali per attenuare i sintomi e, in alcuni casi, bloccarne lo sviluppo. Innanzitutto, non appena compaiono le prime manifestazioni, applicate per qualche minuto un cubetto di ghiaccio sulla zona interessata, in modo da calmare il bruciore e ridurre notevolmente l’entità dell’eruzione, ripetendo tale operazione ogni ora. L’ assunzione per via orale di succo di aloe vera, ricco di zuccheri, utili a rinforzare il sistema immunitario, e di micronutrienti, con azione antisettica, è un valido aiuto per prevenire l’insorgenza dell’Herpes labiale. Sotto forma di gel puro, invece, l’aloe combatte l’infezione già in atto, accelerando il processo di cicatrizzazione.
Potete anche utilizzare una bustina di thè inumidita, applicandola sull’Herpes per qualche minuto, mentre la liquirizia , contenendo acido glicirretico, aiuta a velocizzare i processi riparatori della pelle quando l’infezione è già in atto, facendo scomparire le fastidiose bollicine più in fretta. Un rimedio antichissimo, risalente agli Indiani nordamericani , è l’impiego dell’echinacea, di cui la specie più attiva è la purpurea, che ha la maggiore percentuale di acido cicorico, con azione immunostimolante. La tintura madre di echinacea non è tossica a dosi elevate, ma provoca una forte salivazione. Per curare l’Herpes ne occorrono 25 gocce in poca acqua ogni 2 ore, per 4 volte al giorno.
Anche la tintura di propoli è ottima in caso di infezione da Herpes, inibendo la crescita e rallentando la moltiplicazione del virus, oltre ad avere un effetto cicatrizzante. Per l’Herpes occorre fare un impacco con una goccia di tintura di propoli 2 volte al giorno. Le creme e gli unguenti a base di propoli stimolano la rigenerazione dei tessuti in caso di piaghe o ferite, favoriscono l’assorbimento della vitamina C, fondamentale per la sintesi del collagene. Un altro rimedio è la bardana, depurativa, antisettica, diuretica, sudorifica. Per curare l’Herpes ne occorrono 6-25 gocce in poca acqua per 3 volte al giorno. Efficaci anche: l’impacco con 1 goccia di tea tree oil per 2 volte al giorno.
Inoltre, occhio all’alimentazione, per cui mangiate alimenti ricchi di lisina, un amminoacido essenziale , indispensabile per la formazione di nuovi tessuti in caso di ferite, interventi chirurgici e lesioni fisiche, ottimo poi in caso di herpes. Tra gli alimenti che ne sono ricchi: legumi (fagioli, ceci, fave secche, lenticchie secche, germogli di soia), carne, maiale, agnello, merluzzo sotto sale. Potete reintegrare la quantità di silice organica, molto utile per curare l’Herpes, mangiando miglio, patate, mais, asparagi, riso e prezzemolo. Evitate alcol, zucchero, caffè, bevande gassate, cibi grassi, complessi e difficili da digerire, e non consumate per qualche giorno i carboidrati complessi (pane, pizza), ma anche i cereali ricchi di glutine( grano, avena ,orzo, farro ecc.).