In Svezia, la situazione delle carceri è esattamente l’inverso di quella italiana: non solo non conoscono il concetto di “indulto”, ma i detenuti sono così pochi che le carceri, invece di aumentare di numero e dimensioni, chiudono.
Il Governo di Stoccolma ha decretato la chiusura di ben 4 carceri a Åby, Håja, Båtshagen e Kristianstad: le strutture verranno vendute o riconvertite.
Il tasso di criminalità nella nazione scandinava negli ultimi 3 anni ha subito un calo drastico: il numero di detenuti è diminuito dell’1% all’anno dal 2004, e del 6% dal 2011 al 2012. “Abbiamo constatato una straordinaria riduzione nel numero di detenuti che ci consente di chiudere alcune delle nostre infrastrutture che al momento non risultano necessarie,” ha spiegato Nils Oberg, portavoce dell’autorità penitenziaria svedese.
Secondo Hanns Von Hofer, professore di criminologia all’Università di Stoccolma, il drastico calo di carcerati potrebbe essere dovuto alle nuove politiche in fatto di detenzione: i giudici stanno assegnando pene minori per reati in fatto di droga, furti e crimini violenti, libertà vigilata anziché pene brevi. “Dovremmo ancora insistere molto sulla riabilitazione dei detenuti, per fare in modo che possano poi tornare a inserirsi correttamente nella società, una volta usciti dal carcere,”spiega Von Hofer.