Saldi: calo del 20% in tutte le città

Al via senza resse, da Nord a Sud i saldi fanno flop. Dopo Sicilia e Basilicata, ieri è stato il turno delle principali città italiane, escluse Bolzano e Campobasso, che iniziano domani. Ma nella prima giornata di sconti, secondo il Codacons, si è registrato un calo medio delle vendite del 20% in tutti i centri e anche la presenza nelle vie dello shopping si è ridotta rispetto allo scorso anno, con un afflusso di italiani e turisti inferiore del 35%.

L’attenzione dei consumatori è tutta rivolta al portafoglio, perché la crisi si fa sentire per tutti. Ed ecco che si è disposti a spendere soprattutto per acquisti mirati: scarpe, piumini e cappotti. Vanno bene soltanto gli outlet, alcuni grandi centri commerciali e le boutique d’alta moda (queste ultime prese d’assalto in particolar modo dai turisti).

In Sicilia i saldi sono iniziati già da qualche giorno, ma è unanime il commento dei commercianti palermitani in merito all’andamento: l’assalto ai negozi non c’è stato. I consumatori sono diventati più accorti, spendono meno e con maggiore difficoltà. Questa tesi viene confermata dagli stessi acquirenti: “non sembra periodo di saldi – dicono – gli anni passati la situazione era ben diversa”. E per alcuni la mancanza di denaro non è l’unica causa del flop dei saldi: molti negozianti sostengono che la scelta del 2 gennaio come giorno di avvio dei saldi sia stata sbagliata, perché gli sconti bisogna farli partire il sabato, quando la gente ha più tempo per andare in giro e valutare gli acquisti in tutta tranquillità.

Non è diversa la situazione in Calabria. A livello nazionale, Confcommercio ha stimato che una famiglia media spenderà 200 euro per i saldi, “Ma al sud – dice Klaus Algieri, presidente di Confcommercio Cosenza – la cifra scende a 168 euro”. In termini assoluti gli incassi dei saldi a livello nazionale valgono sei miliardi, una flessione del 20% su un dato già negativo che indica recessione. Ma mai come quest’anno le previsioni sono nere, tanto che sconti del 30-40% erano comparsi in molti negozi già prima di Natale. “I saldi – spiega Antonino Marcianò, presidente regionale della Confesercenti – non saranno l’elemento che salverà il commercio. Ridurranno il calo di circa il 40% del periodo pre-natalizio, e quando finiranno si dovrebbe chiudere con un -23% rispetto al 2011”.