Rosso o bianco? Rosato. Il vino rosato non è sempre la prima scelta per l’abbinamento ad una pietanza ma non tutti sanno che le sue caratteristiche organolettiche permettono una grande versatilità negli accostamenti col cibo
I rosati sono vini particolarmente freschi e profumati e sono prodotti con tecniche che rendono la loro colorazione unica. Per ottenerli viene solitamente pressata l’uva a bacca rossa separando il mosto dalle bucce dopo la pressatura. La più utilizzata è la tecnica in cui le bucce vengono tenute in macerazione col mosto per un periodo in base al quale il colore del vino può risultare più o meno intenso. In Italia sono molte le DOC dei vini rosati ma la regione che ne produce di più e di ottima qualità è la Puglia. Primitivo, Malvasia Nera e Negroamaro sono i vitigni più utilizzati per la produzione di questa tipologia di vino. Anche in Calabria, in Veneto ed in Campania si trovano ottimi prodotti. Le caratteristiche organolettiche riguardano una buona acidità e particolare morbidezza e sentori fruttati come la ciliegia.
Vediamo quale piatto abbinare con un Rosato Negroamaro di Puglia IGT.
Filetto di vitello al burro e salvia
Ingredienti
Filetto di vitello 350g
Farina 00 250g
Burro 100g
Sale q.b.
Salvia due foglie
Preparazione
Si fa scaldare il burro in una padella insieme alle foglie di salvia. Salare e dopo infarinare il filetto togliendo la farina in eccesso. Mettere il filetto in padella a fuoco alto per qualche minuto girandolo due volte finché non si rosola un po’. Togliere dal fuoco e servire.
Il Negroamaro di Puglia IGT si sposa bene con il filetto di vitella per i suoi sentori di frutta come ciliegia e lampone, una buona componente tannica anche se non eccessiva, al palato risulta sapido, morbido, di buona acidità e con ritorno di persistenza fruttata.