Con la cena di gala nella splendida cornice di Palazzo Borromeo d’Adda in via Manzoni a Milano, prende il via la settimana di eventi dedicati al binomio lusso-nautica senza dimenticare l’impegno sociale
Boutique e Cantieri protagonisti di un programma che contempla la mostra “German Frers a Life for Yacht Design” e la tavola rotonda che ha riunito diverse voci sul tema nautica e turismo come patrimonio del Made in Italy.
La terza edizione di MonteNapoleone Yacht Club, patrocinata dal Comune di Milano, ha preso il via con la cena di gala, nella splendida cornice di Palazzo Borromeo d’Adda in via Manzoni. Nel corso della serata il Presidente di MonteNapoleone District Guglielmo Miani ha presentato ai suoi trecentocinquanta ospiti lo yacht designer argentino German Frers cui è dedicata la mostra, curata da Antonio Vettese, “German Frers a Life for Yacht Design”. Allestita in via Montenapoleone ripercorre, attraverso foto e disegni inediti di diciotto imbarcazioni, le tappe principali della inesauribile carriera di un uomo che viene considerato il più grande progettista al mondo di imbarcazioni a vela. Tra le grandi vittorie dei suoi progetti quelle della Louis Vuitton Cup, con Luna Rossa e il Moro di Venezia, che venticinque anni fa era sfidante in Coppa America a San Diego. I presenti hanno salutato Tommaso Chieffi in rappresentanza del suo equipaggio.
“MonteNapoleone Yacht Club esalta le eccellenze della nautica e dei più prestigiosi marchi al mondo che l’associazione rappresenta – ha detto Guglielmo Miani nel suo intervento, introducendo Laura Iucci dell’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati (UNHCR). “Siamo in una parte di mondo che può ritenersi fortunata ed è per questo che mi sembra giusto assumere la responsabilità di lanciare un messaggio in un momento in cui il mondo sta assistendo ad una crisi umanitaria senza precedenti”. Laura Iucci ha testimoniato alle molte e prestigiose aziende presenti il lavoro che da oltre 60 anni l’UNHCR svolge ogni giorno in 128 paesi per proteggere e assistere oltre 65 milioni di persone costrette a fuggire dal proprio paese a causa di guerre, violenze e persecuzioni: “Tutto questo non sarebbe possibile senza il prezioso sostegno del settore privato. Il governo italiano riconosce alle donazioni delle aziende all’UNHCR la deducibilità al 100% per situazioni di calamità pubblica e naturale in cui l’organizzazione opera per garantire la sopravvivenza e un futuro dignitoso a milioni di persone”.
Parte del programma, questa mattina si è tenuta la tavola rotonda dal titolo “Le eccellenze dell’industria e del turismo nautico, patrimonio e strumento di valorizzazione del Made in Italy” a cui sono intervenuti, moderati dal vice direttore del Corriere della Sera Daniele Manca, Guglielmo Miani presidente di Montenapoleone District, Maurizio Balducci vice presidente UCINA Confindustria Nautica, Lamberto Tacoli presidente di Nautica Italiana, il progettista German Frers, il sociologo fondatore di Future Concept Lab Francesco Morace, l’armatore ed avvocato Salvatore Trifirò e l’avvocato marittimista Giandomenico Boglione. Sono emersi interessanti spunti di riflessione sul futuro del comparto nautico, turistico e di riflesso dell’Italia. Frers ha ricordato: “Nell’andare per mare nel vostro paese dovreste essere più liberi, ci sono situazioni in cui può bastare un salvagente per affrontare il mare e non perdere il senso di gioia che dà il rapporto con la natura”.
Trifirò, armatore storico di yacht importanti, ha confessato di aver costruito le ultime all’estero, forse condizionato dalla imperfetta comunicazione della nostra cantieristica che non sa prendere le posizioni che merita. Morace ha infatti sottolineato: “Talvolta noi italiani siamo autolesionisti e dobbiamo avere una svolta di consapevolezza di quanto siamo forti. Dobbiamo coinvolgere i giovani che hanno potenziale creativo anche attraverso il digitale che può amplificare le loro passioni. Non solo storytelling ma storydoing utilizzando elementi di manualità artigianale. Il gusto italiano non è solo una questione di stile ma la sua unicità consiste nel saper fare qualcosa meglio di chiunque altro”. Tacoli ha messo l’accento sulle qualità del made in Italy e della capacità della produzione nautica italiana di esserne ambasciatrice. Balducci, nel suo intervento, ha dato grande valore ai moltiplicatori economici che vengono prodotti dal turismo nautico ricordando come ci sia un legame importante tra la possibilità di navigare lungo le coste italiane, senza eccessive pressioni burocratiche e fiscali, e l’economia del comparto e le sue ricadute sul territorio. Boglione ha detto come dal punto di vista legale sia opportuno che la produzione in Italia sia tutelata: il lusso corrisponde alla proprietà esclusiva di una espressione artistica, unica nel suo genere, di una creatività che non deve avere uguali né tantomeno simili attorno.
L’iniziativa MonteNapoleone Yacht Club rientra tra gli scopi principali di MonteNapoleone District che organizza, pianifica e attua eventi di varia natura – culturali, benefici e commerciali – nell’interesse degli associati e di quanti amano un’esperienza unica. Anche in questa occasione tra i partner Audi, che espone lungo via Montenapoleone la Audi R8 Spyder e la TT RS, sinonimo di sportività e performance. Sostengono l’evento anche Banca del Fucino Private Banking, Nautica Italiana, Porto Mirabello, Valcucine, Valverde, RMC Radio Monte Carlo e, come partner istituzionale, Borsa Italiana.
Fino al 21 maggio, le Boutique ospitano i più prestigiosi Cantieri nautici e i più rinomati Yacht Club del panorama internazionale. L’iniziativa è arricchita dall’evento Unique che si apre in contemporanea per concludersi il 28 maggio, in cui orologerie e gioiellerie espongono pezzi unici al mondo ed orologi ad alta complicazione.