Pianeti extrasolari, evoluzione umana, terremoti, interazione tra flora batterica e sistema immunitario, neuroscienza e relazioni sociali sono tra i temi chiave della ricerca, ma la scienza può essere accattivante anche per i non addetti ai lavori
A dimostrarlo sarà un piccolo esercito di scienziati e ricercatori che, dal 15 al 17 maggio, invaderanno i pub di 11 Paesi del mondo per la manifestazione ‘Pint of Science’: una kermesse sulla divulgazione scientifica, sulle scoperte e sulla ricerca, che coinvolge anche 18 città italiane, compresa Roma.
Pint of Science apre così le porte dell’astrofisica, della fisica o della medicina al grande pubblico, gratuitamente e a ingresso libero, in cui tutti lavorano su base volontaria. Nel nostro Paese, la manifestazione è organizzata dall’associazione culturale no-profit Pint of Science Italia ed è realizzata grazie al supporto dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, dell’Associazione italiana sclerosi multipla (università degli Studi di Roma La Sapienza), dell’Istituto Pasteur Italia (Fondazione Cenci Bolognetti), e dell’Istituto nazionale di astrofisica a livello nazionale.
Pint of Science “risponde alla curiosità delle persone che vogliono conoscere le ultime frontiere della ricerca e dà modo ai ricercatori, che la scienza la fanno tutti i giorni, di raccontarla. Al bar con una birra in mano, in modo divertente, si condividono le scoperte che miglioreranno il nostro futuro”, spiega Ilaria Zanardi, responsabile nazionale e presidente di Pint of Science Italia.
“Il successo delle edizioni passate e l’entusiasta partecipazione di pubblico ci hanno chiaramente mostrato la volontà delle persone di essere maggiormente coinvolte nella ricerca scientifica”, commenta Marialba Ventricelli, coordinatrice locale di Pint of Science a Roma. “E’ questa consapevolezza, unita ovviamente a un grande amore per la scienza, che ci hanno spinto anche quest’anno a mobilitarci per organizzare a Roma il Pint of Science, un’occasione informale e unica per conoscere in prima persona i protagonisti di questo così affascinante settore della conoscenza”.
In particolare, nella Capitale l’evento prende forma in 4 pub del centro, nei locali ‘Le Mura’ in via di Porta Labicana, ‘Wishlist Club’ in via dei Volsci, ‘Stavio’ in via Antonio Pacinotti e ‘Redrum’ in via Ostiense, che metteranno i loro bar a disposizione di scienziati e giovani ricercatori di fama internazionale per parlare della conoscenza ‘armati’ di pinte di birra.
Pint of Science nasce in Inghilterra nel 2012, da un’idea di due ricercatori dell’Imperial College, Michael Motskin e Praveen Paul, che diedero vita all’appuntamento ‘Meet the Researchers’ (Incontra i ricercatori). L’iniziativa consentiva ad alcuni malati di Parkinson, Alzheimer, malattia del motoneurone e sclerosi multipla di recarsi nei laboratori dei due scienziati a vedere quale tipo di ricerca facessero. L’evento fu molto motivante sia per i visitatori sia per i ricercatori che fecero una veloce riflessione: se le persone vogliono entrare nei laboratori e incontrare i ricercatori, perché non portare i ricercatori fuori a incontrare le persone? E’ nato così Pint of Science e nel maggio 2013 si è tenuta la prima edizione che ha portato al grande pubblico alcuni dei più rinomati ricercatori che hanno raccontato il loro lavoro, le scoperte più innovative agli amanti della scienza e della birra. E’ stato un successo strepitoso.
AdnKronos