Rubano il posto agli Hipster e fanno di tutto per realizzare le loro ambizioni: arrivano gli Yuccie!!
Se credevate che avere uno stile glamuor bastasse ad essere dei perfetti fashionisti di tendenza, e quella lunga barbetta vintage accostata ad occhialoni tondi e camicia a quadri vi avrebbe conclamati degli autentici hipster, da fare invidia ai modaioli più agguerriti, oggi bisognerebbe fare un passo indietro e guardare alla realtà dei fatti con un occhio più discreto. Siamo di fronte all’era della proliferazione ai massimi livelli dell’estro creativo e dell’ambizione, e purtroppo, per chi ancora credesse in loro, non c’è più posto per gli hipster. A rubargli sotto il naso, o meglio sotto gli occhialoni, lo scettro del fashion, sono proprio loro, gli Yuccie: un nome strambo e ancora poco noto, che suscita scetticismo in chi ancora disconosce la loro provenienza e soprattutto le loro portentose capacità. Gli «young urban creative» (da qui il loro pseudonimo) tengono le redini del comando delle nuove generazioni; indottrinati fino all’eccesso e uno stile di vita proteso verso la tutela dell’ambiente, sono accomunati da un unico inscindibile obiettivo: farsi pagare per il proprio lavoro creativo. I perfetti Yuccie brulicano a Milano e più che curare il loro aspetto esteriore si preoccupano di realizzare le loro aspirazioni occupandosi di non tralasciare, anzi di accentuare, la loro originalità creativa: aprono blog, boutique di occhiali da sole realizzati in bambù sostenibile, curano le campagne sponsorizzate sui social network, sono dei programmatori e dei consulenti marketing. Dediti alle loro passioni, fanno di tutto per far fruttare i loro interessi e le loro idee più che quelle degli altri..
Mashable, che li ha scovati per prima, ha pubblicato una lista che racchiude le eccentriche peculiarità di un Perfetto Yuccie:
ama i dolci artigianali;
fa corsi creativi di pittura o acquarello;
evita tatuaggi troppo vistosi (non è prudente dal punto di vista lavorativo);
compra i giornali solo nel weekend, con gli inserti culturali
ha migliaia di follower su Instagram, e nessuno su Twitter;
mangia volentieri al ristorante, per postare la foto con i filtri sui social;
è immensamente cinico,
ricerca l’ammirazione altrui per sentire che le proprie idee valgono!
E voi? Di quale schiera fate parte?