In occasione dell’Expo Milano la moda si è trasformata, diventando un veicolo comunicazionale energetico e visionario. I vestiti diventano ecosostenibili e super profumati, profumi che rimandano tutti al mondo culinario
Sono sempre tante le novità nel mondo della moda, e, adesso, con l’avvicinarsi dell’Expo Milano si riempie di colori e profumi che rimandando al mondo culinario. Dalla cannella al ribes, dal caramello al nero liquirizia, dal rosa fraise al bianco panna glacè. Cambiano i colori nella moda, si trasformano, si alterano, dando forza e consistenza alla parola, alla descrizione emozionale di un abito, di un tessuto. Numerose le citazioni, i confronti, i rimandi ‘culinari’, anche in ambiti di décor e scenografie.
Chanel per esempio ha recentemente sfilato all’interno di un antico bistrot, con pavimenti in mosaico, tavolini rotondi e divanetti imbottiti all’interno del Grand Palais. Anche lo chef Antonello Colonna ha aperto i saloni del suo ‘Open’, la terrazza romana sopra il Palazzo delle Esposizioni per ospitare la maison Gattinoni.
Una sfilata ‘à la carte’ per il direttore artistico Guillermo Mariotto. “Fusion è fashion”, nel cibo, negli abiti. Ritornano i colori, accostamenti enogastronomici. Come il nero di seppia, il marsala, il verde salvia, il giallo senape o tuorlo d’uovo, acceccante, l’azzurro carta da zucchero, il sesamo e lo zafferano, l’amarena e il gelo d’anguria, il limone meringato, la crème chantilly e la meringa.
Gattinoni ha spiegato che questa esigenza di accostare il mondo della moda al mondo della cucina è nata sia per assecondare il tema dell’Expo, ma anche per la continua sponsorizzazione televisiva di programmi dedicati al cibo.