E’ sempre lui. Il protagonista indiscusso nei discorsi femminili: il botox. Botulino si o botulino no, il dubbio che da sempre tormenta la donna, quella donna nemica dei segni del tempo e che vuole preservare in modo artificiale la sua bellezza. Ormai la chirurgia estetica non è più un’eccezione fra i tanti. Ma è la regola da seguire per chiunque si trovi a lavorare o anche semplicemente comparire dentro la magica scatola della televisione. Sorvolando sulle risposte negative delle celebrità che alla domanda “chirurgia estetica?” rispondono come un disco rotto “no, grazie”, convinte forse di poter convincere qualcuno, il botulino c’è e si sente. Anzi si vede.
Lungi dal voler adottare una presa di posizione contro la chirurgia estetica: essa è una branca della chirurgia rispettabilissima e molto importante perchè riesce a migliorare la vita di molte persone, rimaste vittime di incidenti che le costringono a rimanere sfigurate a vita. La chirurgia plastica dunque è fondamentale. L’importante è che non se ne abusi. Senso del limite che forse, molte celebrità, perdono di vista. E la cosa più strana è che pare non ci sia nessuno vicino a loro che gli possa consigliare di tanto in tanto di darci un taglio, perché oltre un certo limite non si potrà più migliorare, anzi. Dai risultati che si vedono in giro due sono le conclusioni a cui si può pervenire: o esistono chirurghi plastici incompetenti che si occupano delle celebrità e che anzicchè migliorarle le peggiorano sbagliando con il bisturi (cosa non probabile), o sono le celebrità stesse che sono accomunate da un senso di masochismo puro. Si realizzano quando vedono i risultati disastrosi dei loro interventi, e ciò li spinge a continuare all’infinito. Fino a stravolgere totalmente i tratti somatici del proprio viso. Se venisse mostrata una foto di una celebrità quando ancora il suo viso era puro e la si paragona ad una foto dopo l’intervento, chiunque stenterebbe a riconoscere quella persona. E’ davvero una battaglia al botox, una competizione spietata in cui vince chi ne usa ed abusa di più. La battaglia avrà un finale facilmente prevedibile, che una nota trasmissione satirica chiamerebbe l’esercito “dei nuovi mostri”.