Perchè la disabilità non è e non deve essere un freno alla bellezza di ogni donna, al suo stile ed all’eleganza che può indossare anche in carrozzina
Chi ha detto che la disabilità può essere un freno nel sentirsi belle? Ancora in molti, purtroppo. Ma non a New York, dove alla Fashion Week, sono salite in passerella delle modelle in carrozzina, che hanno indossato dei meravigliosi abiti e percorso la passerella sulle loro ruote. Le modelle hanno indossato abiti di diversi marchi, presentando degli outfit molto diversi fra loro. Da abiti principeschi dalle fantasie cromatiche accattivanti ma anche vestite di oro in tute eccentriche e dai colori sgargianti come il rosso ed il bordeaux.
Sicuramente l’iniziativa della Fashion Week è discutibile sotto diversi aspetti; c’è chi considera questa scelta solo un ennesimo modo di fare spettacolo per attirare ulteriormente l’attenzione sulle passerelle newyorkesi, strumentalizzando così la disabilità delle donne, come se quotidianamente la carrozzina non fosse un vero e proprio freno alla libertà della donna di sentirsi bella e motivo di ostacolo alla sua autostima. Verità raccontata da molte donne costrette in carrozzina. Ma, d’altra parte, l’iniziativa newyorkese non è del tutto criticabile: una scelta forte, questo si, ma anche coraggiosa per gli stilisti che si sono esposti nell’adattare e far indossare i propri abiti a modelle in carrozzina. Questo aspetto è sempre molto delicato da affrontare, soprattutto in un evento mondano così importante a livello mondiale, e gli stilisti hanno rischiato di essere oggetto di sferzanti critiche: accusati di strumentalizzare la disabilità femminile, mettendo a rischio la propria immagine.
Discussioni a parte, quello della Fashion Week in carrozzina è sicuramente un’iniziativa che fa parlare e anche se fosse stata una mossa studiata dai marchi per una propria strategia di visibilità più che per sensibilità verso la disabilità, ciò che è apprezzabile è che hanno regalato una giornata da sogno a quelle modelle che per una volta hanno avuto l’occasione di esser al centro dell’attenzione non per la loro disabilità ma per la loro bellezza e lo stile degli abiti che indossavano.