La Belle époque française torna a pulsare sui viali degli Champs-Elysées parigini nella sfarzosa galleria Grand Palais, che, dopo Matisse, Picasso e Renoir vede presentare esposizioni d’arte molto diverse, in cui le opere sono intarsiate principalmente da tessuti haute: è la collezione Prêt-à-Porter Primavera-Estate 2015 firmata Chanel.
Come ogni anno, la genialità e il talento di Karl Lagerlfield, metodico e accurato, riesce a creare dei capolavori contemporanei sensazionali che trasmigrano sugli abiti stessi durante le passerelle. La struttura architettonica interna del Grand Palais viene radicalmente modificata da un entourage di esperti . “Teatro nel Teatro” pirandelliano. Strade, marciapiedi, vere pozzanghere, fastosi palazzi borghesi con tanto di balconate fiorite e terrazzi eleganti: la galleria d’arte diventa boulevard e centro urbano reale, e sotto i riflettori, le modelle sfilano disinvolte sulle strade riprodotte, in gruppo o da sole, come se si trovassero a passeggiare nei quartieri parigini più chic, in un giorno qualunque. La quotidianità e lo stile poliedrico vengono ideati e poi rappresentati sui capi, e gli abiti couture diventano i veri protagonisti della sfilata. Chanel veste donne ribelli e audaci, che ricalcano lo spirito avanguardista di Coco, tanto che la presentazione della sfilata termina con striscioni, slogan e cartelli femministi che esortano le donne di tutto il mondo a riconoscere pienamente i loro diritti e intraprendere la strada dell’emancipazione. In primis sfilano “donne in carriera” e gran stacanoviste, per loro, tailleur di tweed, camicie bluse dai colletti a punta, giacche blazer squadrate, impreziosite da cravatte di seta, quasi a voler primeggiare sullo stile maschile. Must Have: scarpe basse in pelle nera, stivali o mocassini che siano. La femminilità non si lascia sfuggire: colori sgargianti e vivaci, arancio, azzurro, turchese si intersecano negli abiti in pizzo ricamati a mano con fiori e stampe primaverili; bermuda corti perfettamente abbinati a camicette di lino bianche o chiffon e sandali gioiello ultra-flat. Inedite forme, geometriche e regolari, che strutturano e modellano sinuosamente il corpo femminile, sono ripresentati anche negli accessori; sulla clutch vengono riportati trascrizioni imponenti: “Femministe mais féminine” o “ Make fashion not War”. Un tripudio di colori e un ganglio di femminilità, un inno alla riscoperta della donna e alla sua eterna bellezza.