Dalle più sobrie alle più fantasiose, le etichette dei vini hanno subito un’evoluzione negli ultimi anni che ha influenzato l’acquisto di una bottiglia di vino soprattutto ai non intenditori spesso orientati verso una scelta dettata solo dall’apparenza
Nel corso degli anni l’etichetta ha vissuto numerosi cambiamenti. Come prima cosa il ruolo comunicativo è divenuto essenziale. Un tempo le etichette venivano scritte a mano, la vendita era più diretta e non era necessaria troppa pubblicità, bastava un passaparola. Poi si è cominciato a riportare informazioni sul nome del produttore, l’area di provenienza, l’annata, il vitigno per poi arrivare ad inserirne di più accurate di volta in volta dando migliori garanzie sull’identificazione del prodotto. Oggi le etichette non comprendono solamente indicazioni di tipo testuale ma sono arricchite da immagini, disegni e decorazioni che spesso danno vita a delle vere e proprie creazioni artistiche. Alcune aziende si dilettano nella lavorazione dell’etichetta come un’opera d’arte che spesso accompagna una medesima opera d’arte contenuta nella bottiglia. A volte invece confonde nella scelta e nasconde un vino di bassa qualità. Il compito dell’etichetta è quello di fornire al consumatore indicazioni sul prodotto per un acquisto più consapevole. E’ una garanzia offerta dal produttore di cui non si è certi finché non si versa il vino nel bicchiere e lo si assaggia.
Ma per fortuna esistono delle norme che regolano l’etichettatura sulla bottiglia del vino ed obbligano le aziende di produzione ad indicare determinate informazioni. Come la denominazione e la categoria che riguardano i sistemi di qualità controllati da leggi diverse in ogni paese. Ad esempio la nostra DOC (Denominazione di Origine Controllata) in Francia diventa AOC (Appellation d’Origine Contrôlée). Altra informazione fondamentale è il nome del produttore ed il nome del vino che può essere anche un nome di fantasia. Anche l’annata e l’area di provenienza o la composizione del vino ovvero il vitigno o i vitigni con cui viene prodotto. Infine ultimi ma non per importanza la quantità di vino contenuto in bottiglia ed il grado alcolico. Queste informazioni vengono raccolte soprattutto sull’etichetta principale che è quella frontale. C’è poi l’etichetta sul retro dove vengono spesso riportati i metodi di lavorazione del vino, consigli sull’abbinamento, la temperatura con cui servirlo o curiosità e racconti sulla storia dell’azienda produttrice. Possono essere inoltre applicati dei sigilli che troviamo sul collo della bottiglia o altre piccole etichette ornamentali.
Trovare la qualità è difficile ma con le giuste accortezze ed informazioni possiamo avventurarci nella scelta migliore.