Si spacciava come facoltoso agente di moda, arrestato a Bologna con l’accusa di favoreggiamento e induzione alla prostituzione e violenza minorile. Così adescava le sue vittime:
Si faceva chiamare Jack Onion, uno strambo pseudonimo che Giacomo Cipollone aveva deciso di adottare per i suoi improbabili giri d’affari. Di origini milanesi, l’ uomo faceva credere di essere un facoltoso agente di moda e così, in cambio di illusorie promesse di “carriere spianate” come modelle, adescava giovani ragazze raggirandole per bene, arrivando addirittura ad indurle alla prostituzione e a girare film hard con lui.
Sul suo sito web si leggeva:”Vera Emiliana solo per pochi eletti” , un annuncio prorompente che Cipollone usava per plagiare le sue vittime. La vicenda risale al Maggio del 2012 e ora la Procura di Bologna ha disposto la condanna definitiva a 6 anni e 4 mesi, con l’ accusa di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, produzione e commercio dì materiale pornografico, anche minorile e di violenza sessuale. Tra le vittime, soggiogata anche una sedicenne e una ragazza di ventitré anni abruzzese di buona famiglia, studentessa dell’ Alma Mater di Bologna.
Cipollone è stato incastrato dalla polizia dopo la testimonianza chiave di una delle vittime, la quale avrebbe raccontato di essere stata ingannata dall’ uomo che le si era presentato sotto il falso nome di Marco Rizzoli. Secondo quanto confidato dalla vittima a un suo amico poliziotto, il finto agente l’ avrebbe violentata in macchina con la scusa di farle vedere alcune pratiche sessuali che la ragazza non conosceva e che le sarebbero servite pro futuro.
Altri sconcertanti retroscena trapelano dalle testimonianze delle vittime: l’uomo le avrebbe indotte a girare film a luci rosse che avrebbe poi rivenduto successivamente, intascando all’ incirca 60.000€ , oltre a tutti i soldi che si sarebbe fatto prestare dalle ragazze stesse.
Ora Giacomo Cipollone è detenuto nel carcere di Bologna dove dovrà scontare la sua pena.